giovedì 3 dicembre 2009

IL GOVERNO TAGLIA LA SICUREZZA E NASCONDE IL FLOP DELLE RONDE

L’attuale maggioranza di governo si è dimenticata del cavallo di battaglia con cui ha vinto le elezioni, la sicurezza. Tutti si ricorderanno la ridondante campagna di propaganda contro clandestini, rom e stupratori che venivano raffigurati come il male più grande del nostro paese. Certamente la sicurezza dei cittadini è un tema che è di fondamentale importanza ed è per questo che su questioni così importanti non si possono fare speculazioni. Fino ad oggi, il centro sinistra non è risultato abbastanza convincente su queste tematiche lasciando così molti voti alle destre. Basta pensare alla vittoria di Alemanno a Roma, dove tutte le televisioni dal Premier bombardarono sul caso Reggiani, per 2 settimane, creando il clima per la vittoria. Il programma di governo del PDL recitava: “Più sicurezza
• Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza;
• maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine ed incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere per rafforzare la prevenzione dei "reati diffusi" (furto in appartamento, furto d'auto, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, etc). “
Tutto bene, però poi in democrazia gli elettori chiedono il conto delle promesse fatte e il governo oggi non può fare come lo struzzo, ma deve spiegare perché ha tagliato 3 miliardi di € alle forze dell’ordine. Grazie ai tagli del governo alle forze dell’ordine mancheranno uomini, mezzi, carburante, e il materiale necessario per mandare avanti gli uffici. Gli uffici non riusciranno a far fronte alle pratiche e ci sarà una riduzione di oltre 40 mila unità. Infatti, la settimana scorsa sono scesi in piazza gli operatori delle forze di polizia, guardia di finanza, polizia penitenziaria e il Cocer dei carabinieri.L’unica trovata ad effetto del governo è stata la regolamentazione delle ronde, che però proprio perché regolamentate non sono più interessanti, infatti sono state richieste soltanto da 6 sindaci in tutta Italia. Così si è rivelata la verità, cioè che il clima d’insicurezza è stato alimentato a dismisura per ricavarne consenso e che le ronde servivano soltanto quando erano illegali perché se ne poteva attribuire il merito a quei volenterosi che si prodigavano in rode con fazzoletti verdi nel taschino e stranamente giornalisti al seguito. Quindi ora noi del PD chiediamo che la sicurezza sia garantita dalle forze dell’ordine e che siano reintrodotti i finanziamenti necessari per mettere nelle condizioni di poter lavorare chi deve garantire la nostra sicurezza. Infatti il Partito Democratico in parlamento ha portato diversi emendamenti alla finanziaria proprio per tentare di reintrodurre tali finanziamenti, ma putroppo la maggioranza sembra non volerne sapere e ha votato sempre contro.

PD Castelnuovo Magra

NASCERA’ IL MUSEO MULTIMEDIALE DEL VERMENTINO A CASTELNUOVO

Com’è ormai noto, Castelnuovo Magra è il comune capofila di un progetto finanziato dalla Comunità Europea, denominato Ver. Tour. Mer. Vermentino di terra e di mare. Un’occasione importante per il territorio, un esempio di collaborazione interregionale e transfrontaliera, visto il coinvolgimento di altri territori partner come la provincia della Spezia, la provincia di Livorno, Castagneto Carducci (Toscana), Sant’Anna d’Arresi (Sardegna), la Chambre departimentale d’Agriculture de la haute Corse e la Chambre Regionale d’Agriculture di Corsica.
“Valorizzare la qualità dei nostri prodotti vuol dire mettere in atto politiche di conservazione del nostri territori e indirizzare il mercato agricolo e turistico a criteri di qualità ambientale di eccellenza.
Un’azione di marketing per sviluppare un sistema enogastronomico che nei prossimi anni prevediamo possa crescere ed affermarsi.”- dice Manuele Micocci assessore al Turismo- “Certo è che il nostro vermentino, è un ottimo punto di partenza, poiché è un vino che da diversi anni trova sempre maggior apprezzamento, grazie all’ottimo lavoro dei nostri produttori.”
Il primo a credere nelle potenzialità del progetto è stato il Sindaco Marzio Favini, promuovendo Castelnuovo come capitale del vermentino con il sogno di realizzare una “macroregione del vermentino”.
In questi giorni grazie ai fondi europei l’amministrazione comunale ha provveduto all’acquisto di una struttura adiacente al giardino comunale, luogo del futuro museo multimediale del vermentino.
“Il museo dovrà essere uno spazio di tutti i territori – ha detto il Sindaco – dove si incontrano fisicamente il Vermentino e virtualmente le zone di produzione con la loro tradizione e cultura. Castelnuovo Magra sarà il punto d’incontro, il luogo di confronto, dove tutti troveranno il proprio spazio”.
La struttura espositiva – museale multimediale guiderà i visitatori dentro la storia e le tradizioni del Vermentino, mentre le “Vetrine dei prodotti delle terre del Vermentino” esporranno le tipicità più importanti. Un sistema interattivo in rete consentirà la fruizione del nuovo museo da parte di tutti i partner del progetto.

PD CASTELNUOVO MAGRA

LA NUOVA SCUOLA DI PALVOTRISIA A 2 MESI DALL’INNAUGURAZIONE

Circa 500 alunni provenienti dalle due scuole elementari e dalle due scuole materne di Canale Colombiera e Palvotrisia sono ormai tutti sistemati nel nuovo edificio di Palvotrisia intitolato al compianto sindaco di Castelnuovo Mario Giacomelli.
Amministratori e genitori possono finalmente tranquillizzarsi perché la scuola è stata costruita secondo i più recenti criteri antisimici e risolve l’annoso problema della sicurezza che, i recenti luttuosi avvenimenti registrati in molte zone della penisola hanno drammaticamente posto in evidenza.
Dopo quasi 2 mesi dalla sua inaugurazione, guidati dalla signora Silvana Bianchi, delegata alla Pubblica Istruzione del comune e docente vicaria della scuola, possiamo tentare di tratteggiare un primo bilancio del nuovo insediamento.
Gli ambienti luminosi ed accuratamente dimensionati hanno i riscaldamenti a pavimento alimentati anche da un impianto solare termico.Le finestre del tipo scorrevole e le porte sistemate in modo da non offrire ostacoli al passaggio evidenziano come siano stati adottati tutti gli accorgimenti previsti dalla nuova normativa sugli infortuni, specie in presenza di piccoli e piccolissimi utenti.Il cibo non arriva più precotto e confezionato da ditte esterne ma viene preparato caldo nella cucina della scuola, sotto la guida di un dietista, con prodotti esclusivamente biologici e con il controllo di una commissione di genitori. I pasti vengono consumati in piatti di ceramica con posate d’acciaio e bicchieri di vetro, evitando il più possibile oggetti di plastica,
non degradabili e nocivi all’ambiente.
La palestra ampia e spaziosa non solo permette le attività dei plessi presenti e della vicina scuola media ma viene utilizzata anche per le iniziative dei gruppi sportivi presenti sul territorio come la locale società di pallavolo.
Esistono anche aule attrezzate per attività integrative quali l’insegnamento della musica e dell’informatica oltre ad altre adatte per la realizzazione di libere iniziative extra-didattiche come l’aula a gradini polifunzionale.
Anche all’esterno dell’edificio esistono spazi didattici e ricreativi attrezzati per soddisfare le esigenze più diverse e disparate.
Purtroppo la cosi detta “ riforma Gelmini “,con l’imposizione del maestro unico e l’abolizione di fatto della possibilità d'avere docenti in compresenza , impedisce non solo di realizzare attività complementari e di approfondimento per gli alunni più capaci ma anche di mettere in campo progetti finalizzati all’aiuto ed al recupero di quelli che si trovano in difficoltà. A parte quest’aspetto assai critico imputabile unicamente all’esigenza di effettuare risparmi ed economie da parte del ministero della pubblica istruzione, per il resto il bilancio dell’inizio del nuovo anno scolastico degli alunni di Palvotrisia può essere considerato senz’altro soddisfacente.
La nostra interlocutrice, signora Bianchi, auspica però che un sempre maggior numero di allievi faccia uso del trasporto scolastico comunale al fine, non solo di diminuirne i costi ma soprattutto di decongestionare il traffico che nelle ore di punta costituisce un pericolo per l’uscita degli scolari.

PAOLO BARDI
SILVANA BIANCHI

Ronde?

Ronde, chi le ha viste? A circa tre mesi dal decreto Maroni che ha messo in regola "i volontari per la sicurezza", le richieste di iscrizione alle prefetture locali sono vicine allo zero. Per la precisione sono sei: tre nella provincia di Roma, una a Milano, un'altra a Treviso, l'ultima a Bolzano. Nel resto d'Italia, i rondisti restano invisibili. "Non ci risultano in effetti molte richieste dal territorio", conferma Giuseppe Forlani, presidente del sindacato dei prefetti, mentre i sindacati di polizia già festeggiano "il flop annunciato".

IO CHE NELLA MIA MILITANZA POLITICA GIOVANILE ERO INSOFFERENTE DELLE REGOLE IMPOSTE DA UN SISTEMA CONFORMISTA

Nella mia militanza politica giovanile ero insofferente alle regole imposte da un sistema conformista, sclerotico e a volte tragicamente violento, poi ho capito che la mia lotta per i deboli, gli emarginati, gli sfruttati doveva trasformarsi in impegno permanente, continuo dunque, per allargare la partecipazione vera alle decisioni, moltiplicare le occasioni di confronto, far crescere il pensiero critico. La democrazia non più vista come la buccia d’arancia il cui succo è bevuto da pochi privilegiati, ma il sistema di regole condivise più adeguato a limitare i vizi degli uomini, i loro egoismi, la loro disponibilità al male. La democrazia come partecipazione attiva è l’opposto della democrazia “docile” della nostra povera Italia, dove un signore ricco e possessore di gran parte degli strumenti di persuasione si considera superiore tra pari e ritiene il consenso elettorale pretesto per salvaguardare i suoi vizi e i suoi interessi.Non ero e non sono docile e vorrei che nessun cittadino lo fosse , per non diventare suddito che da il suo passivo consenso a questo e a quello. Tempo fa scrissi versi, frutto di un amaro sguardo sul paese nel quale viviamo:Oggi l’amarezza si è attenuata con la speranza, rinata ,della possibilità di cambiare le cose, speranza riaccesa dalla grande partecipazione alle primarie e soprattutto dall’esperienza di democrazia che nel PD di Castelnuovo è possibile fare: confronto periodico sulle questioni politiche nazionali e soprattutto con gli amministratori e il sindaco sulle questioni locali. Una esperienza che mi ha riportato alla politica come soluzione “insieme” dei problemi contro l’avarizia di pretendere di risolverli da soli.

AMILCARE MARIO GRASSI

lunedì 16 novembre 2009

GRAZIE AI 760 ELETTORI DELLE PRIMARIE


Grande prova di democrazia hanno dato i democratici castelnovesi. I risultati elettorali delle primarie premiano il PD di Castelnuovo proprio come un Partito aperto e plurale, come dovrebbe essere in tutto il territorio nazionale. Infatti, non c’è stato un candidato che abbia preso percentuali bulgare, questo deriva dal fatto che i membri del coordinamento PD di Castelnuovo hanno sostenuto liberamente il candidato che ritenevano avesse l’idea più vicina alla loro garantendo una giusta democrazia. Un sostegno soprattutto per il bene del PD e del suo pluralismo interno. Il congresso ne è stato un esempio. Ben 14 interventi di democratici castelnovesi dove esprimevano le proprie considerazioni sulla politica nazionale e locale e il proprio sostegno a uno dei candidati a segretario nazionale. Oltre 5 ore di interventi di fronte a una platea che riempiva la sala del centro sociale, interventi tutti diversi uno dall’altro e tutti utili per la crescita del nostro circolo. E’ importante sottolineare anche l’altissima affluenza al voto, riservata solo agli iscritti, oltre l’83% degli aventi diritto.La fase congressuale è servita per far discutere le tre proposte in campo, Bersani, Franceschini e Marino dalla base del Partito Democratico e far partecipare a tale discussione la società. Infatti, la fase congressuale e poi quella delle primarie hanno riacceso i riflettori dei media sul nostro partito coinvolgendo nella discussione una grossa fetta di società italiana. Sicuramente tutto questo movimento ha favorito la partecipazione della gente al voto delle primarie proprio perché si è riusciti a coinvolgerli nella discussione e anche perché I tre candidati, oltre ad essere tre rispettabili persone, hanno avanzato proposte diverse ma al contempo importanti per il futuro del paese. Però il caso Marazzo, scoppiato stranamente il giorno prima delle primarie, sembrava aver compromesso un’alta affluenza al voto, questo era quello che si vociferava nei seggi alla loro apertura. Per fortuna così non è stato. E’ stato un susseguirsi di persone che dalle sette della mattina alle 20 di sera non si è mai arrestato e nei momenti di grande affluenza si sono create anche code per aspettare di poter dare il contributo di 2 € e poter votare. Il 25 ottobre è stata una delle migliori pagine di democrazia partecipata della storia del nostro paese. E’ una sfida immensa quella del PD, avere una forte organizzazione interna dei circoli e degli iscritti e al contempo voler coinvolgere nelle decisioni più importanti i propri elettori. E allora è da sconfessare quel detto che usa girare fra la gente,” sono tutti uguali” , no, non siamo tutti uguali. Il PD è l’unico partito popolare rimasto in Italia, ha la forza di 830.000 iscritti 3.000.000 di elettori che si sono registrati domenica alle primarie e migliaia di volontari che lavorano nell’ombra. Se guardiamo alla destra abbiamo la Lega Nord che è un partito fondato su un sistema medioevale d’organizzazione interna, infatti, il suo leader ha già designato come successore alla guida del partito suo figlio e abbiamo il PDL dove il successore verrà designato dall’attuale premier. Ma è proprio questa diversità che ci rende forti e che ci può consentire di tornare al governo anche non potendo controllare i mezzi d’informazione come fa questa destra.Ora dovremmo mettere in campo tutte le risorse per organizzare una seria alternativa di governo per il nostro grande paese e dare il sostegno necessario al nostro segretario Pierluigi Bersani. Tengo a ringraziare tutti gli iscritti e gli elettori del PD di Castelnuovo per la grande partecipazione dimostrata da cui trarremo tutti un’immensa forza per proseguire nella nostra azione politica.

ANDREA NERI

lunedì 2 novembre 2009

Convocato il Coordinamento Comunale PD



Martedì 3 novembre ore 21.00 presso il Circolo è convocato il Coordinamento Comunale PD
Odg. Parliamo con il sindaco e gli altri amministratori delle politiche dell'amministrazione comunale

domenica 25 ottobre 2009

Risultati delle elezioni primarie del 25 ottobre Castelnuovo Magra

RISULTATI PRIMARIE CASTELNUOVO MAGRA
(seggio Centro Sociale + seggio Querciola)

NAZIONALE
Votanti: 760
Bianche: 4
Nulle: 8
Voti Validi: 748

Bersani: 322 - 43%
Franceschini: 275 - 37%
Marino: 151 - 20%

REGIONALE
Votanti: 760
Bianche: 9
Nulle: 4
Voti Validi: 747

Basso: 329 - 44%
Cofferati: 251 - 33,6%
Pasero: 167 - 22,4%

martedì 20 ottobre 2009

DOMENICA TUTTI A VOTARE ALLE PRIMARIE... Decidi tu il segretario


PRIMARIE 2009

DOMENICA 25 OTTOBRE
SEGGIO 1 : Ex sala consigliare Piazza Querciola
SEGGIO 2: Sala conferenze centro sociale
Apertura seggi ore: 7.00
Chiusura seggi ore: 20.00

Voto aperto a tutti i residenti a Castelnuovo Magra che hanno compiuto almeno 16 anni.

mercoledì 14 ottobre 2009

Presentazione Liste Primarie

PRIMARIE PD 2009


GIOVEDI 22 OTTOBRE
ore 21.00
CA LUNAE BOSONI

ASSEMBLEA PUBBLICA


Presentazione delle 6 LISTE collegate ai candidati a segretari nazionali e regionali:

Bersani, Franceschini, Marino, Basso,Cofferati, Pasero

giovedì 8 ottobre 2009

IL COORDINAMENTO COMUNALE PD SI RIUNIRA' LUNEDI' 12 OTTOBRE



Lunedì 12 ottobre ore 21.00 si riunirà il coordinamento comunale PD presso il nostro circolo, via Resistenza 47. All'ordine del giorno saranno trattati gli argomenti dell'organizzazione e del taglio politico da dare alle prossime elezioni primarie. Come di consuetudine le nostre riunioni sono aperte alla partecipazione di iscritti e elettori del PD che desiderano partecipare.

Il coordinatore PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

mercoledì 7 ottobre 2009

IL LODO ALFANO E' INLLEGITTIMO



Il Lodo Alfano è illegittimo. Così si sono pronunciati i giudici della Corte Costituzionale contro il provvedimento fortemente voluto da Silvio Berlusconi. La legge che sospende i processi delle quattro più alte cariche dello Stato è stata bocciata a tutto campo : secondo i magistrati, il lodo viola ben due norme della Costituzione: l'articolo 138, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come questa); e l'articolo 3, quello che stabilisce il prinicipio di uguaglianza di tutti i cittadini.
La decisione è stata presa a maggioranza e avrà come effetto la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

Per Lanfranco Tenaglia, responsabile Giustizia del P, "Giustizia è fatta, la Corte costituzionale si conferma isola della ragione e riporta l’eguaglianza tra tutti i cittadini. Come avevamo sostenuto, fin dall’inizio, il Lodo Alfano è una legge iniqua ed illegittima che è stata
finalmente cancellata con una decisione tecnica ineccepibile. Ora non si tenti di ribaltare o eludere questa decisione attraverso l’ennesima legge ad
personam. Il presidente del consiglio si sottoponga al giudizio della magistratura come tutti i cittadini e non accampi scuse per continuare a governare visto che ha un’ampia maggioranza in entrambi i rami del Parlamento”.

Bossi minaccia.E il Pd denuncia l'inutile intimidazione.Era l'ora di pranzo quando Umberto Bossi minacciava i giudici della Corte Costituzionale: "In caso di bocciatura del Lodo Alfano trascineremo il popolo. Il popolo ce l'abbiamo e se il Lodo sarà bocciato la Lega trasformerà le elezioni regionali in un referendum sul premier. Non credo che la Corte voglia sfidare l'ira dei popoli".

Le parole di Bossi sono "una intimidazione esplicita" alla Corte costituzionale proprio mentre essa è in camera di consiglio. Lo ha affermato Dario Franceschini, segretario del Pd. "Le parole di Bossi sono inqualificabili - ha detto a Montecitorio - mentre il massimo organo di garanzia è in camera di consiglio per decidere sul Lodo Alfano, il ministro delle Riforme fa una intimidazione esplicita alla Corte. Non c'è la più elementare conoscenza delle regole della democrazia".

"E' inaccettabile la pressione di Bossi sulla Corte Costituzionale - ribatte Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Pd - le decisioni che arriveranno dalla Consulta devono essere in ogni caso rispettate, per non mettere a rischio gli elementi fondamentali di convivenza civile e le fondamenta stesse delle istituzioni democratiche. In ogni caso - conclude - vorrei ricordare a Bossi che il monopolio del popolo non ce l'ha lui".

Sferzante Arturo Parisi: "Allucinante! E' vero che Bossi ci ha abituato a tutto ma, mi chiedo, possiamo anche questa volta far finta di non avere sentito? Non credo che si possa continuare a trattare Bossi come un minus habens, proprio perché minus habens non è, per il rispetto che gli dobbiamo come uomo, penso che lo si debba richiamare alle sue responsabilità di ministro e ricordargli il giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle istituzioni, che ha solennemente prestato avanti agli italiani".

E dopo la sentenza Bersani commenta: "Mi sono parse affermazioni veramente incaute, un tentativo di pressione sulla Corte. Ora voglio credere che non ci sia seguito a queste parole perchè saremmo veramente fuori dal mondo".

Insomma Bossi non insista nella minaccia di "trascinare il popolo" dopo la decisione della Corte Costituzionale sul lodo Alfano. Le sentenze non si commentano ma si rispettano.

Marco Laudonio (Articolo tratto da: www.partitodemocratico.it)

giovedì 1 ottobre 2009

SETTE DEMOCRATICI CASTELNOVESI PARTECIPERANNO AL CONGRESSO PROVINCIALE

A seguito del congresso di circolo e dei relativi calcoli proporzionali le seguenti persone parteciperanno al congresso provinciale che si terrà domenica 4 ottobre alle ore 8.30 in sala Dante a La Spezia.

Arianna Bonvini
Marco Orlandi
Silvia Spinetta
Daniele Montebello
Daniela Gregorini
Alessandro Bardi
Sara Menchelli

domenica 27 settembre 2009

Il PD di Castelnuovo magra aderisce alla manifestazione nazionale a Roma per la libertà d'informazione




No all'informazione al guinzaglio
Il PD di Castelnuovo Magra aderisce alla manifestazione nazionale per la Libertà d'informazione e organizza un pulman che partirà dal nostro comune per partecipare a tale evento.

Per prenotazioni tel.:333-8313799



sabato 3 ottobre alle ore 16 piazza del Popolo, Roma.

domenica 20 settembre 2009

Grande partecipazione al 1° Congresso del Partito Democratico di Castelnuovo Magra



Ieri, sabato 19 settembre, presso il centro sociale di Molicciara si è svolto il primo congresso di circolo del Partito Democratico di Castelnuovo Magra. Un congresso contraddistinto da una grande affluenza alle urne, infatti, ha votato l’82% degli aventi diritto e soprattutto una grande partecipazione al dibattito. Ha aperto il congresso il coordinatore di circolo Andrea Neri con una relazione su tematiche di politica nazionale e locale poi hanno presentato le tre mozioni congressuali Jonathan Marsella per la mozione Bersani - basso, Daniele Montebello per la mozione Franceschini-Cofferati e Mario Amilcare Grassi per la mozione Marino-Pasero. Il congresso si è concluso dopo ben cinque ore di dibattito che ha visto alternarsi al microfono ben 14 voci diverse. L’assise è stata chiusa con l’intervento del coordinatore comunale che con estrema soddisfazione ringraziava tutte le persone che sono intervenute al dibattito, per l’alto contributo dato alla discussione politica del partito e per il contenuto di tali interventi che guardavano soprattutto al bene del paese e poco a quale candidato avevano scelto.

Risultati del congresso:
SEGRETARIO NAZIONALE
Candidato BERSANI voti 22
Candidato FRANCESCHINI voti 48
Candidato MARINO voti 19

SEGRETARIO REGIONALE
Candidato COFFERATI voti 48
Candidato BASSO voti 18
Candidato PASERO voti 23

Relazione d'apertura congressuale del coordinatore comunale PD Andrea Neri


Cari democratici,
così ci ha chiamato Romano Prodi alla prima assemblea costituente, finalmente siamo arrivati al primo congresso di circolo del nostro partito. Dopo la lunga fase costituente, il primo importante appuntamento per tirare le somme del lavoro svolto e per lanciare una forte proposta politica di cambiamento al paese. Perché questa è la vera missione del congresso, deve parlare a gran voce al paese e dimostrare che abbiamo capacità e proposte per cambiare. Cambiare radicalmente, frantumare incrostazioni ormai insopportabili, ci siamo seduti e fatti trascinare, ora però dobbiamo alzarci e rimetterci in cammino e dovremmo essere capaci d’aggregare gente man mano che si andrà avanti, saper coinvolgere con le menti ma soprattutto con il cuore. Purtroppo, questo congresso si svolge in un momento storico difficile per il nostro paese, la crisi economica mette a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro, la giustizia non è più uguale per tutti e la libera informazione è sotto attacco quotidiano da parte del Presidente del Consiglio.Un’informazione completamente occupata, non dalla maggioranza, ma da Berlusconi. Infatti, anche chi dissente nel centro destra non ha diritto di parola. Basti pensare ai telegiornali della settimana scorsa dopo l’intervento di Fini a Gubbio. Tg1, Tg2 e canale 5 hanno dato la notizia in maniera sbrigativa, senza il giusto peso, per renderla soft e studio aperto non ne ha proprio parlato e ha mandato in onda una difesa di Barbara Berlusconi al proprio “Papi”. Ed ora sono pronte le nuove liste di proscrizione, Fazio, Gabanelli,Dandini rischiano grosso, non perché parlano male del capo, ma perché danno voce a persone libere, troppa cultura fa male e, visto che il vaccino per quella non è stato ancora trovato è meglio eliminare ogni barlume di libero pensiero. Giorni scorsi le procure di Palermo e Milano hanno deciso di riaprire le indagini sulle stragi di Falcone e Borsellino e subito il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni: “Ce l’hanno con me mi perseguitano i giudici cattocomunisti”, ma chi l’ha nominato?
O forse lo smemorato di Cologno si è ricordato qualcosa che lo coinvolge nei fatti? Noi non lo sappiamo, ce lo dica signor Presidente del Consiglio quale è stato il suo ruolo all’epoca delle stragi mafiose per far sì che si sentisse chiamato in causa.
Cari democratici, il nostro paese è un grande paese. L’Italia che ci raccontano i media è l’Italia di Cogne, l’Italia dell’isola dei famosi, e di quelli che vorrebbero diventarlo, l’Italia sotto assedio dagli immigrati, che stuprano e rubano a man bassa, l’Italia con un Papi che ci invidiano in tutto il mondo, insomma un paese dove è importante apparire e non essere. Ma allora mi domando, quale speranza è rimasta a questo popolo? Oltre a vincere il jackpot al superenalotto? Si perché il danno più grave che il berlusconismo ha portato al nostro paese è stata la deformazione culturale volta al raggiungimento del proprio consenso che si ripercuoterà ancora per lungo tempo su di noi. La cultura dell’individualismo dove si dice ai cittadini che ci vuole meno stato, meno tasse, meno scuola, meno pubblico e soprattutto, che bisogna difendere ciò che abbiamo con le nostre forze. Perché così si possono definire le azioni intraprese dal governo fino ad ora. Meno tasse per chi evade, può essere lo slogan per le politiche fiscali di Tremonti, infatti, il governo non abbassa le tasse ai cittadini onesti ma elimina quegli strumenti tanto efficaci che aveva introdotto il governo Prodi come la tracciabilità del denaro e premia i disonesti introducendo lo scudo fiscale per chi riporta i capitali in Italia prima nascosti in qualche paradiso fiscale. Risultato di tutto questo la pressione fiscale aumenta per i cittadini onesti dello 0,6% nel 2009 e i disonesti vengono premiati. Questo è il governo che ha vinto le elezioni sull’onda della paura e sulla più rassicurante risposta di sicurezza che sembrava dare, invece oggi ci troviamo a denunciare 3 milioni di € di tagli alle forze dell’ordine e 40.000 agenti in meno e ci confortano con la difesa delle ronde che, come abbiamo visto a Castelnuovo, sono nate solo a scopo propagandistico. Dove sono le ronde di Macchi e Salvetti? Chissà magari torneranno ad aggirarsi fra le strade del nostro comune fra 4 anni e mezzo, proprio poco prima delle elezioni. Ma soprattutto questo governo ha fallito sulle politiche economico-sociali e sulla gestione della crisi . Ci ricordiamo tutti Tremonti che ci rassicurava dicendoci che la crisi era una questione americana e che non avrebbe toccato l’Italia, poi ci ricordiamo le prime piccole ammissioni ed ora velocemente si grida già al tutto risolto tutto passato. Un momento, fermiamoci un attimo, di mezzo c’è la dimostrazione che l’ultraliberismo tanto sbandierato anche da Tremonti ha drasticamente fallito e ora non possiamo certo farci prendere per i fondelli dallo stesso Tremonti che oggi si pronuncia come un no global contro il liberismo. Purtroppo la crisi economica nel nostro paese non ha ancora mostrato il suo vero volto, perché presto le casse integrazione finiranno e saranno molti i lavoratori che non torneranno a timbrare il cartellino, per non parlare di tutti quei lavoratori precari che non vedranno i propri contratti rinnovati e dei piccoli imprenditori, degli artigiani e dei commercianti che dovranno chiudere bottega perché con l’acqua alla gola. Il Partito Democratico deve da subito occuparsi di questa drammatica situazione mettendo a nudo il re. Dovremmo promuovere e incentivare, nelle amministrazioni locali dove governiamo, sia politiche sociali a tutela dei lavoratori che politiche a sostegno della piccola media impresa . La questione non sarà più il potere d’acquisto, perché l’inflazione si è attenuata, ma il problema sarà la dicotomia fra chi il lavoro ce l’avrà e chi no. Penso a tutti quei precari del mondo della scuola che stanno protestando perché dopo anni e anni di rinnovi contrattuali ora vedono svanire, forse per lungo tempo, la possibilità d’avere un lavoro stabile. Fu occasione d'iniziative pubbliche del PD di Castelnuovo proprio la riforma Gelmini. Infatti, da subito ci siamo mobilitati contro i tagli immotivati di fondi e posti di lavoro che indeboliscono la funzione della scuola stessa. Noi, del Partito Democratico, la pensiamo in maniera opposta alla destra e sono sicuro che appena torneremo al governo del paese spenderemo ogni risorsa possibile nel sapere perché è l’unica arma che il nostro paese può avere per restare competitivo nel mondo. Noi democratici pensiamo che il sociale, il sapere e la cultura siano fra i capitoli dove investire di più, Il governo Prodi, appena insediato, ha subito reintrodotto il fondo unico per lo spettacolo tagliato dal precedente governo Berlusconi ed oggi nuovamente tagliato dall’attuale governo Berlusconi. Forse non tutti sanno che in un anno sono stati chiusi più di quattrocento teatri, il cinema è stato lasciato senza ossigeno, sono state commissariate molte fondazioni liriche, sono a rischio smobilitazione molti festival internazionali di musica, sono stati tagliati 200 milioni di € al fondo unico per lo spettacolo. Questa è la mannaia che si abbatte sulle migliori qualità del nostro paese che forse non ha risorse energetiche primarie, ma ha come armi per la competizione internazionale proprio la cultura, il turismo, la straordinaria bellezza dei nostri borghi e dei nostri paesaggi, il sapere e la piccola e media impresa che investe e produce merci di alta altissima qualità . Noi abbiamo a disposizione una Ferrari e corriamo con un pilota che fa gli interessi della sua scuderia. Allora dobbiamo rafforzarci, dobbiamo continuare il processo di radicamento del Partito Democratico nei territori per dimostrare al paese che possiamo guidarla noi questa Ferrari e portarla alla vittoria. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amministratori della vecchia e nuova maggioranza, del Partito Democratico e delle altre forze che compongono Uniti per Castelnuovo, in particolare il sindaco Marzio Favini, perché nella loro opera amministrativa hanno già dimostrato che queste politiche si possono mettere in pratica. Politiche che hanno puntato sulla qualità valorizzando il nostro territorio e i suoi prodotti ricavandone un ritorno turistico invidiabile. E parlando nuovamente di cultura un investimento su cinema e teatro che ormai è il biglietto da visita del nostro comune. Per non dimenticare la costruzione della nostra nuova scuola elementare di Palvotrisia che può esser considerata manifesto delle politiche che il Partito Democratico deve perseguire. Infatti, oltre che sul sapere s'investe sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, s'investe sulla green economy utilizzando pannelli solari per il riscaldamento e per l’energia elettrica, come si è fatto anche per il resto delle strutture pubbliche del nostro comune e si mettono così in pratica le nostre politiche fatte di fatti e non di parole come la destra. E ritengo giusta la scelta di intitolare la nuova scuola ad un nostro grande compagno democratico Mario Giacomelli. Apro una piccola parentesi visto che ho citato il suo nome, Mario è, e rimarrà per sempre, uno dei padri fondatori del Partito Democratico castelnovese. Qualche anno fà toccò a me presenziare la prima riunione nei DS per parlare della nascita del PD e dopo la mia esposizione tutti gli interventi in quell’assemblea furono negativi, finchè non prese la parola Mario Giacomelli, il quale spiegò a tutti che un partito che metteva assieme tutti i riformismi del nostro paese era la strada giusta da seguire, perché era il momento storico di unire esperienze politiche che la storia per troppo tempo aveva diviso, e da quel momento tutto cambiò, fu incredibile, bastarono le sue poche parole per convincere tutti che quel cammino era doveroso intraprenderlo tutti assieme. Infatti, il suo ultimo atto politico lo esercitò proprio in questa sala, anche se la malattia lo costringeva ormai al riposo, il 14 ottobre 2007 Mario venne a votare alle primarie e compartecipò alla nascita del nostro partito. Un partito che vede come prossimo obbiettivo le elezioni regionali o forse anche quelle politiche se la crisi nel centrodestra non rientrerà, quindi tutti i nostri sforzi saranno da mettere in questa grande battaglia per mantenere il governo della regione Liguria e per sconfiggere la destra a livello nazionale. Chiudo ringraziando tutti i militanti e tutti i volontari che permettono al PD di castelnuovo d’esistere, un ringraziamento particolare a Catia Giacomelli che, rassegnando le dimissioni da consigliere comunale per lasciare il posto ad Alessandro Bardi, ha dimostrato ancora una volta un enorme spirito di servizio che poche volte si manifesta in politica e questo esempio vorrei servisse a tutti per comprendere con quale atteggiamento si dovrebbe vivere la politica, specialmente nel nostro partito. Grazie a chi mantiene aperto il circolo, grazie a chi costruisce e partecipa alla Festa Democratica e grazie a chi interviene alle iniziative del Partito Democratico garantendo che il nostro partito sia veramente democratico.

Andrea Neri
Coordinatore PD Castelnuovo

mercoledì 16 settembre 2009

1° CONGRESSO DI CIRCOLO PD CASTELNUOVO MAGRA

SABATO 19 SETTEMBRE
centro sociale Molicciara

1° CONGRESSO DI CIRCOLO PD CASTELNUOVO MAGRA

Programma:
ore 15.00 Relazione Coordinatore PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

ore 15.15 Presentazione Mozioni congressuali

ore 16.00 Apertura dibattito

ore 16.30 Apertura Seggio

ore 20.00 Chiusura Seggio

ore 20.00 Conclusioni

Assemblea aperta al pubblico
Gli elettori del PD sono invitati a partecipare

Circolo PD Castelnuovo Magra
Via della Resistenza, 47
Cell. 333-8313799
Email:pdcastelnuovomagra@tiscali.it
http://www.pdcastelnuovomagra.blogspot.com/

sabato 12 settembre 2009

Innaugurata la nuova scuola elementare Mario Giacomelli


Questa mattina è stata innaugurata dall'amministrazione comunale la nuova scuola elementare ed è stata intitolata a Mario Giacomelli (sindaco di Castelnuovo Magra per 25 anni). Un importante obbiettivo raggiunto dagli amministratori del Partito Democratico e da tutta la maggioranza di centro sinistra che ha ritenuto l’edilizia scolastica una delle priorità della propria amministrazione . Infatti, la sicurezza dei nostri bambini deve essere garantita e in questo deve impegnarsi qualsiasi amministrazione pubblica. Purtroppo il tema dell’edilizia scolastica ritorna tristemente “di moda” quando accade un infausto evento. E trattandosi di scuole, e quindi di minori, l’evento diviene sempre più drammatico. Così è stato all’epoca del crollo della scuola di S. Giuliano, e così recentemente per l’incidente di Rivoli, che ha ucciso un 17enne e ferito molti altri. Invece questo tema dovrebbe essere sempre all’attenzione di chi amministra un paese e dell’opinione pubblica in genere, indipendentemente dagli eventi che ciclicamente accadono. A questo punto abbiamo tutte le nostre scuole materne ed elementari a Palvostrisia in un complesso scolastico nuovo, con una palestra nuova, la cucina centralizzata dove i pasti vengono preparati al momento (evitando quindi il precotto!) e il refettorio, un auditorium e diversi laboratori per le esigenze scolastiche di una scuola moderna. Prossimamente verrà realizzata un’area verde esterna per il campus scolastico, e con nuovi ed ulteriori parcheggi al fine di risolvere anche i problemi logistici derivanti dalla presenza della comunità scolastica. Il plesso di Palvostrisa inoltre è dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di pannelli termici per la produzione di acqua calda per riscaldamento e uso Due linee idriche di alimentazione (una non potabile) eviteranno lo spreco di acqua per i wc e l’irrigazione del campus. Scuola quindi realizzata secondo i moderni canoni del risparmio energetico, delle risorse idriche e della sicurezza sismica. Infatti, lo sforzo dell’amministrazione per arrivare a questo importante risultato non è stato lieve.
Complessivamente nell’arco del quinquennio abbiamo investito nell’edilizia scolastica oltre 3.620.156€, di cui 1.514.888€ da finanziamenti esterni (Stato, Regione e Provincia) ma 2.105.268€ da bilancio comunale. Uno sforzo immane per un comune come il nostro, reso possibile dall’alienazione di immobili scolastici non più utilizzabili, ma soprattutto dal buon andamento degli oneri di urbanizzazione di questi anni, legati alle concessioni edilizie rilasciate, ma anche alla ferma volontà di tutta la maggioranza di dare priorità alle scuole, rispetto a tanti altri interventi seppur meritevoli. L’edifico scolastico dell’Oasi è già stato alienato per finanziare gli interventi di cui sopra, mentre l’edificio di Canale rimarrà interamente di proprietà dell’amministrazione comunale e verrà destinato a nuova sede della polizia municipale, di alcuni uffici comunali aventi servizi al pubblico e di spazi per attività culturali e teatro. Pertanto con Canale il comune aumenta e migliora la sua offerta di servizi alla popolazione. L’unica amarezza è nel fatto che il nostro comune ha investito tanto nel realizzare scuole moderne e rispondenti alle esigenze della sicurezza e della didattica, e ora la riforma “Gelmini”, tagliando brutalmente i finanziamenti alla scuola pubblica e tornando al maestro unico, mette in seria difficoltà il funzionamento della scuola stessa. Quindi l'impegno dell' amministrazione sarà volto a risolvere, con le risorse che ha, i danni del governo e il Partito Democratico a denunciare le malefatte del governo proponendo la nostra visione di che tipo di scuola vorremo.



(Coordinamento PD Castelnuovo Magra)

mercoledì 2 settembre 2009


LUNEDI 7 SETTEMBRE
ore 21.00
centro sociale Molicciara


ASSEMBLEA PUBBLICA


Presentazione delle 3 mozioni congressuali:

BERSANI, FRANCESCHINI, MARINO.

Invito agli iscritti del Partito Democratico di Castelnuovo Magra a partecipare al congresso di circolo di sabato 19 settembre

Cara iscritta/o,

a due anni dalla nascita il Partito Democratico si appresta ad affrontare il suo primo congresso. Sono stati due anni difficili da superare, il PD appena nato ha dovuto affrontare la caduta del governo Prodi e le successive elezioni Politiche. Ma il periodo più duro per la vita del nostro partito è stato quello post elezioni politiche, non tanto per il risultato ottenuto perché comunque importante, ma per la rissosità interna e per l’incapacità di interpretare il nostro ruolo d’opposizione. Quel periodo sembrava aver messo in discussione la bontà del progetto stesso del PD e aveva incrinato la fiducia dei nostri militanti e dei nostri elettori. Ma poi grazie al lavoro del gruppo dirigente nazionale e all’impegno nei territori dei Circoli del PD siamo riusciti ad invertire la rotta e a salvare il nostro Partito alle ultime elezioni amministrative ed europee, infatti, in un contesto europeo dove tutti i partiti riformisti e progressisti sono calati vertiginosamente il nostro Partito Democratico si è attestato come la forza con il maggior numero di voti, nel nostro campo, in tutta Europa fermando l’annunciata marcia su Roma di Berlusconi. Nel nostro comune il Partito Democratico presentatosi alle elezioni amministrative in una coalizione di centro sinistra sotto il simbolo di Uniti per Castelnuovo ha ottenuto un importante risultato riconfermando sindaco Marzio Favini con il 63% dei consensi e portando in consiglio comunale 6 nostri rappresentanti di cui 2 in giunta. Il dato politico più importante che ha conseguito il PD di Castelnuovo è stata proprio la capacità di scomettere fortemente su una nuova classe dirigente non lasciando per strada troppi consensi. Quindi un successo di tutto il circolo PD di Castelnuovo Magra che in maniera unitaria ha deciso di dimostrare che generosità competenze e coraggio si possono coniugare con buoni risultati elettorali. Il coordinamento comunale del Partito Democratico di Castelnuovo Magra quindi ritiene il prossimo congresso un’importantissima occasione di confronto politico e programmatico nel quale tutte le opinioni e le idee devono trovare possibilità di espressione e di ascolto. Noi non riteniamo che si debba considerare un momento fondativo del partito democratico in quanto le basi comuni ed il lavoro portato avanti in questi ultimi due anni dai militanti all’interno dei circoli ha fatto si che in molte realtà territoriali il PD si sia radicato e sia effettivamente presente sul territorio. Prova ne è che diversi punti delle mozioni presentate al congresso nazionale si somigliano se non coincidono completamente. Ciò è la dimostrazione che, nonostante le difficoltà “fondative” quella mescolanza di culture e di idee che si era auspicata il 14 ottobre 2007 è parzialmente avvenuta. Molto lavoro comunque si deve fare ancora nella direzione di un maggior radicamento dei vari circoli sul territorio che può avvenire solo con un miglior coinvolgimento nel progetto del Pd da parte di tutti gli elettori e i militanti. Ed è per questo che ti invitiamo lunedì 7 settembre alle ore 21 presso la sala conferenze del centro sociale per la presentazione delle tre mozioni congressuali legate ai canditi a segretario nazionale del PD Bersani, Franceschini e Marino. Ma soprattutto ti invitiamo a partecipare al dibattito e a votare al congresso di Circolo che si terrà sabato 19 settembre presso la sala conferenze del centro sociale dalle ore 15 in poi, perché il Partito Democratico ma soprattutto il tuo Paese ha bisogno del tuo contributo.

mercoledì 19 agosto 2009

Il coordinamento comunale del PD di Castelnuovo Magra si esprime sul prossimo congresso

Il coordinamento comunale del Partito Democratico di Castelnuovo Magra ritiene il prossimo congresso una importantissima occasione di confronto politico e programmatico nel quale tutte le opinioni e le idee devono trovare possibilità di espressione e di ascolto. Noi non riteniamo che si debba considerare un momento fondativo del partito democratico in quanto le basi comuni ed il lavoro portato avanti in questi ultimi due anni dai militanti all’interno dei circoli ha fatto si che in molte realtà territoriali il PD si sia radicato e sia effettivamente presente sul territorio. Prova ne è che diversi punti delle mozioni presentate al congresso nazionale si somigliano se non coincidono completamente. Ciò è la dimostrazione che, nonostante le difficoltà “fondative” quella mescolanza di culture e di idee che si era auspicata il 14 ottobre 2007 è parzialmente avvenuta. Molto lavoro comunque si deve fare ancora nella direzione di un maggior radicamento dei vari circoli sul territorio che può avvenire solo con un miglior coinvolgimento nel progetto del Pd da parte di tutti i militanti e “simpatizzanti”. Arriviamo a questo congresso in una situazione in cui purtroppo i gruppi dirigenti nazionali e locali si sono dimostrati non in sintonia con la base del partito adottando decisioni ed atteggiamenti lontani dallo spirito costitutivo che ha animato molti di noi. Questo congresso dovrà essere soprattutto una occasione in cui discutere di politica, di programmi e di progetti per il paese, ma dovrà essere anche il luogo in cui si dovrà ritrovare quella spinta innovativa che aveva caratterizzato il PD fino dalla sua fondazione portando una vera e propria rivoluzione nel panorama politico italiano. Molta della delusione da parte del nostro elettorato deriva proprio dal fatto che quella promessa di partito “nuovo” non si è tradotta né in efficace ed innovativa proposta politica né in effettivo ricambio di classe dirigente né in sostanziale cambiamento di modo di fare politica. Siamo quindi preoccupati da come a livello locale si stà affrontando il cammino verso il congresso con continue “liste” di adesione ad una od all’altra mozione presentate sui giornali che danno, purtroppo, l’impressione di una “conta” degna di congressi da prima repubblica. A tutto ciò si accompagna, in alcune realtà locali, un aumento abnorme di “iscritti all’ultimo minuto” che ricordano congressi di “vecchi” partiti ai quali, sinceramente non vogliamo tornare. Riteniamo che questi “rituali” ed atteggiamenti non debbano trovare cittadinanza all’interno del nostro partito e debbano essere stigmatizzati a partire proprio dal gruppo dirigente. Vorremmo che da questo confronto politico uscisse un metodo di lavoro che porti ad una linea politica chiara, efficace, rispondente ai reali problemi del paese che sia alternativa alla distruttiva ricetta che la Destra al governo stà proponendo al paese; vorremo inoltre che cominciasse effettivamente il processo di rinnovamento del gruppo dirigente basandosi su criteri di competenza, merito e disponibilità ad un difficile lavoro di sintesi tra le varie “anime” del partito. Insomma un partito che abbandoni la staticità che fino ad esso ha tenuto ai massimi livelli ed adotti la dinamicità che si può ritrovare nei circoli.

Coordinamento comunale PD Castelnuovo Magra

domenica 16 agosto 2009

Gianni Tendola, esponente del PD castelnovese viaggia in bicicletta per incontrare Prodi.


Ciao,
lunedì sono andato a farmi un lungo giro in bici, con lo scopo di trovare
Prodi in vacanza a Bebbio nell'Appennino emiliano, dopo Castelnuovo Monti(RE)
per scambiare due parole da appassionati della bici e amici ulivisti. Con Prodi
avevo già fatto, per caso, una pedalata al passo della Fioba quando era
presidente della commissione europea e lì avevamo scambiato alcune battute
sull'impegno politico-ciclistico che ci univa.
Mi ha accolto nel suo - e dei suoi numerosi fratelli- "castello " di Bebbio,
stupito per la fatica che ho sopportato per poterlo vedere e consegnarli la
guida sul ciclismo che avevo scritto, e anche per tributargli la mia grande
stima per quello che dato all'Italia.
Abbiamo parlato di bicicletta e dei bei giri che si fa nei paraggi
appenninici, ma soprattutto delle vicende di governo e del sabotaggio al suo
impegno a favore della legge sul conflitto di interessi, che avrebbe impedito a
Berlusconi di fare quello che ha fatto, grazie anche agli sgambetti che ha
subito dai "suoi" e da chi era a libro paga di Berlusconi, eccetera. Ora è
sereno, dimagrito e in perfetta forma (70 anni!), liberato da un peso che non
poteva più sopportare e gratificato dagli elogi che gli stranieri gli fanno e
dalle tante offerte che riceve ovunque.
Avevo davanti a me un uomo semplice e onesto, con un profondo rispetto per le
persone umili e un'umanità che ti prendeva a braccetto e ti dava fiducia e
mentre parlava pensavo a quanto poco gli italiani si meritano questo grande
uomo.
La moglie Flavia ci scattava le foto, lui mi voleva accompagnare in macchina
fino almeno a Castelnuovo Monti, io lo ringraziavo ma dovevo guadagnarmi con le
mie gambe il peso del ritorno perchè ero stracontento per quell'ora passata
insieme, lui mi abbracciava e mi baciava: che giornata indimenticabile!
Ci rivedremo un giorno in bibicletta.

Gianni Tendola

venerdì 14 agosto 2009

Il Vice Presidente della Provincia Maurizio Giacomelli passa al circolo PD di Sarzana dove risiede


Maurizio Giacomelli iscritto e militante prima del P.C.I.,PDS,DS ora PD di Castelnuovo Magra ricopre attualmente la carica di Vice Presidente della Provincia della Spezia con deleghe a: Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Difesa del Suolo e Protezione Civile. E' stato eletto nel Consiglio del Comune di Castelnuovo Magra nel 1975, dove ha ricoperto fino al 1980 la carica di Assessore al Bilancio, allo Sport e alla Cultura.
Dal 1981 al 1986 è membro della Segreteria del P.C.I. ricoprendo la carica di Segretario della Zona della Val di Magra.
Nel 1986 entra nella Segreteria Provinciale del P.C.I.
Dal 1989 al 1992 è Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra.
Nel 1995 viene eletto nel Consiglio di Amministrazione dell'ATC, dove ricopre la carica fino al 1999.
Dal 1999 al 2002 è membro della Segreteria Provinciale dei DS.
Nella primavera del 2002 è eletto Consigliere Provinciale nel Collegio di Castelnuovo Magra e ricopre la carica di Presidente del Consiglio fino al 31.3.2004.
Maurizio risiedendo ormai da alcuni anni nel comune di Sarzana trasferisce la propria iscrizione al circolo del PD del comune di residenza come da regolamento. Per l'impegno politico e amministrativo profuso verso Castelnuovo Magra con grande efficacia dimostrata in tutti questi anni i membri del circolo PD di Castelnuovo Magra ringraziano Maurizio per quello che ha fatto e per quello che continuerà a fare per il nostro comune.

sabato 25 luglio 2009

G1000 democratico a L'Aquila. Con Bersani, Civati, Franceschini


Ore 14.00, Sala conferenze Carispaq, Complesso Strinella 88
Via Pescara, 2 - L'Aquila



Dopo il G8 un g1000 del Partito Democratico per parlare del Paese, delle sue macerie e della sua ricostruzione, dal luogo della emergenza più tragica, dalla città distrutta dalla furia del terremoto e dall’incuria dell’uomo.

Vi racconteremo, senza filtro mediatico, il dramma del terremoto. Non perché questo sia argomento di dialettica congressuale; Il partito deve avere una voce sola per smascherare le bugie del Governo e un unico solenne impegno per superare l’emergenza e ricostruire L’Aquila.

L’Italia ha bisogno di una grande forza democratica e il Pd, come L’Aquila, ha bisogno del coraggio di chi vuole ricominciare, di comprendere le cause che hanno generato i problemi e le sconfitte e soprattutto ha bisogno della capacità di indicare la nuova meta: quella città, quel Paese che ancora non c’è e che si potrà costruire solo con il contributo di tanti.

Un momento di riflessione al quale sono invitati i Candidati alla Segreteria nazionale del PD e del quale saranno protagonisti i “nomi che non fanno titolo” ma vivono la loro esperienza politica o amministrativa dal “fronte”, lì dove c’è l’Italia senza filtri.

Un confronto sui contenuti e non sulle correnti o sulle logiche di schieramento. Una discussione tra sensibilità diverse, senza vincoli di mozione congressuale. Un incontro per far prevalere le idee e la voglia di intrecciarle insieme dei tanti che, prima di tutto, hanno a cuore il Pd e L'Italia.

Hanno confermato la loro partecipazione:

Dario Franceschini, Pierluigi Bersani, Giuseppe Civati, Mario Adinolfi, Cesare Damiano, Vinicio Peluffo,Francesco Verducci, Patrizio Mecacci, Enzo Amendola, Valentino Valentini, Sandro Gozi,Maria Teresa Altorio, Fausto Raciti, Federica Mariotti, Antonio Iannamorelli, Roberto Aloisio, Marco Alessandrini, Roberta Galeotti.

venerdì 3 luglio 2009

Ddl sicurezza: un danno per il Paese



"Un danno per il Paese" che allunga "sull'Italia l'ombra della xenofobia". Così il segretario del Pd, Dario Franceschini boccia il ddl sicurezza approvato oggi dalla maggioranza. “Il reato di clandestinità - ha dichiarato Franceschini - è un provvedimento bandiera, dannoso perché rischia di ingolfare il lavoro dei magistrati e di riempire le carceri senza essere un concreto intralcio alla criminalità che controlla e sfrutta l'immigrazione clandestina".

“Si tratta di provvedimenti che, anche a giudizio delle organizzazioni internazionali cominciando dall'Unione europea, fanno gravare sull'Italia l'ombra della xenofobia e finiscono solo per acuire le paure senza dare risposte ai problemi reali". "Il governo è stato costretto ad andare avanti a colpi di voti di fiducia a riprova di una militarizzazione della maggioranza e di uno svuotamento delle funzioni del Parlamento".

"Questo ddl – ha continuato Franceschini - ha per titolo la sicurezza ma in realtà accresce l'insicurezza: nessuna risorsa in più è destinata alle forze di polizia, che anzi vedono quotidianamente aggravarsi i problemi di strutture efficienti e di mezzi, di risorse per straordinari e nuove assunzioni, mentre passano provvedimenti sbagliati, inutili e dannosi".

“Siamo davanti – ha concluso il segretario del Pd - a provvedimenti gravi: davanti a tutta l'enfasi che il governo mette in questi giorni sul tema dell'immagine dell'Italia, ebbene, non c'era nulla di peggio da fare. Questa immagine già tanto lesionata, subisce davanti alle autorità internazionali e all'opinione pubblica straniera un colpo serio. Basta guardare il giudizio della Chiesa, delle organizzazioni umanitarie italiane e straniere o quello del commissario Ue ai diritti umani".

(www.dariofranceschini.it)

Democrazia e cittadini, la sfida del nuovo PD


Partiti regionali federati Democrazia e cittadini, la sfida del nuovo PD

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero

Anche se tirare sassi contro i partiti è diventato un esercizio largamente condiviso, non ho mai visto funzionare una democrazia senza un ruolo forte e attivo dei partiti politici. Eppure le energie spese per mettere in pratica l’indicazione contenuta nell’ articolo 49 della nostra Costituzione sono state del tutto trascurabili. Anzi, dobbiamo constatare che sono state spese più energie a impedire che non ad accogliere l’invito dei padri costituzionali che hanno saggiamente scritto che “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale“.

Le conseguenze di questo comportamento sono di fronte agli occhi di tutti e non è un caso che in ogni competizione elettorale si moltiplichino le lamentele sulle candidature a cui i cittadini sono chiamati a dare il proprio voto. I cittadini si sentono infatti espropriati nelle loro scelte da decisioni che vengono prese con criteri assolutamente arbitrari e non comprensibili. Tutto questo è grandemente aiutato da una legge elettorale che non consente agli elettori di compiere una vera scelta del candidato, fino ad aver perfino permesso il terribile “gioco” delle “veline”.

In questa sede voglio però limitarmi ad alcune brevissime considerazioni sul Partito democratico che, come dice la parola stessa, deve fare del metodo democratico la sua bandiera e la sua ragione d’essere. Il che vuole dire rispondere ai bisogni e alla volontà dei suoi elettori e evitare che alla vigilia di ogni congresso si ripeta il miracolo della lievitazione delle tessere.

E vuole dire, inoltre, maggiore trasparenza e maggiore vicinanza tra il partito e i propri elettori.
La mia semplice proposta di oggi è la ripetizione (purtroppo dopo molti anni) di quella che feci all’onorevole De Mita quando si stava profilando un crescente distacco tra l’elettorato di alcune regioni e la Democrazia cristiana. La proposta era semplice ed elementare e cioè di costituire in ogni regione un Partito regionale (Lombardo, Laziale, Siciliano, ecc.) dotato di ampia autonomia interna, ma obbligatoriamente federato alla Democrazia cristiana nazionale e legato alle sue decisioni sui temi politici di maggiore rilevanza.

Con una ulteriore clausola, cioè che i delegati inviati dai partiti regionali al Congresso Nazionale fossero esclusivamente in proporzione dei voti riportati nelle ultime elezioni e non dei tesserati al Partito. Ho avuto in seguito più volte occasione di ripetere questa proposta e credo che oggi il Partito democratico, per affrontare con successo il futuro, abbia bisogno di riesaminare questa antica e inutilizzata ricetta, anche se con l’aggiornamento reso necessario dall’introduzione delle primarie. L’elettore ha infatti il diritto di scegliere leaders regionali che conoscano e soprattutto rispondano alla propria base territoriale e che, forti di questa appartenenza e di questa legittimazione, contribuiscano, attraverso i voti della propria regione, alla elezione dei vertici nazionali.

Appare chiaro che questa proposta non è in grado di chiudere totalmente il baratro che si è aperto fra i partiti e i cittadini, ma darà certamente un contributo positivo al controllo democratico della vita politica. Ed un contributo anche maggiore alla democrazia sarà dato dal fatto che i dirigenti del partito saranno maggiormente spinti ad interpretare le esigenze ed i problemi del territorio, rendendo il cittadino più capace di esercitare le sue funzioni di arbitro. Mi rendo conto della semplicità della proposta e della difficoltà della sua attuazione, ma penso che queste ingenuità possano essere perdonate, in quanto provenienti da un cittadino che personalmente, non trarrà alcun vantaggio dalla eventuale messa in atto della proposta stessa.
(www.romanoprodi.it)

venerdì 26 giugno 2009

I NUOVI AMMINISTRATORI DEL PD ESORDISCONO IN CONSIGLIO COMUNALE (Rassegna stampa)

Il Secolo XIX – 25/06/09 – pag. 24

«IL NUOVO governo cittadino ha ottenuto voti con il complotto, controlla i cittadini, ha messo le mani sulle società sportive dalle quali prende voti, e soprattutto ha la stampa dalla sua parte». Le affermazioni del consigliere di opposizione di centro destra Euro Mazzi, hanno acceso la prima seduta del consiglio comunale di Castelnuovo, celebratasi mercoledì sera. Un inizio legislatura con il botto, perché l’oltre centinaio di persone che gremiva la sala del centro sociale di Molicciara, è insorto, invitando «ad andare a casa», così è stato detto tra le frasi più “riportabili”, lo stesso Mazzi, e provocando la reazione del sindaco Marzio Favini, che ha ricordato all’avversario, braccio destro del candidato sindaco Giorgio Salvetti, «di aggiornarsi, che la politica è diventata un’altra cosa, che i consiglieri comunali e la giunta sono il frutto di un lavoro di squadra, dell’innesto di giovani e giovanissimi di comprovata professionalità nelle proprie attività e che cresceranno allo stesso livello anche nel governo cittadino. Noi non controlliamo nessuno – ha aggiunto Favini –, siamo stati liberamente eletti dai cittadini». Una seduta che, in precedenza, ha fatto registrare il rito cerimoniale del giuramento dello stesso Favini, nonché la dichiarazione di Catia Giacomelli che, riscutendo consensi Tra maggioranza e minoranza, ha annunciato le sue dimissioni. «Pur onorata di fare parte ancora una volta di quest’assise – ha detto Giacomelli –ho deciso di dimettermi per consentire a Alessandro Bardi, giovane e primo dei non eletti, di farne parte. Il mio è uno spirito di servizio nei confronti della nostra forza politica, per la quale continuerò a lavorare in sezione ». Confermate le deleghe a personale e bilancio per Gherardo Ambrosini, Dino Giovannelli a lavori pubblici, ambiente, agricoltura e foreste, Manuele Micocci a servizi sociali, turismo, innovazione tecnologica e comunicazione e Francesco Marchese assessore alla pianificazione territoriale.
A.G.P.


La Nazione – (on – line) – 25/06/09 - pag. 11

VOLTI nuovi ma vecchie polemiche. La prima uscita del consiglio comunale di Castelnuovo Magra ha ripetuto il copione delle sedute di qualche settimana fa quando tra opposizione e maggioranza i rapporti sono sembrati molto tesi. E così alla prima convocazione della nuova assise il sindaco Marzio Favini, assessori ed alcuni nuovi consiglieri hanno duramente replicato alle polemiche innescate dai banchi della minoranza in particolare sui presunti errori della giunta Favini e più in generale a quelli sommati in 60 anni di governo di centro sinistra. Schermaglie che hanno infiammato anche il numeroso pubblico presente alla sala polivalente del centro sociale di Molicciara tanto che il sindaco ha spesso dovuto richiamare il silenzio. Insomma una partenza agitata caratterizzata anche da tanta emozione che ha segnato le parole di Catia Giacomelli, il consigliere di maggioranza che dopo la campagna elettorale vincente cederà il posto ad Alessandro Bardi per consentire il processo di rinnovamento della squadra, ma anche del capogruppo Daniele Montebello e dei nuovi assessori Francesco Marchese ed Manuele Micocci. La squadra di governo è completata dal confermato assessore Dini Giovanelli e da Gherardo Ambrosini nominato vicesindaco. L’ex consigliere della passata amministrazione riporta ufficialmente i socialisti in giunta esattamente dopo 20 anni.
m.m.

mercoledì 17 giugno 2009

Referendum, votiamo si per abrogare la legge "porcata"


L'intervento di Federica Mogherini, gli spot PD per il SI

Domenica 21 e lunedì 22 giugno , con il referendum, tutti gli italiani possono votare per abrogare la legge elettorale.
Votando sì, ognuno di noi può cambiare una legge che è stata definita “una porcata” proprio da chi l’ha scritta.

La destra ha fatto una legge che toglie ai cittadini il potere di scegliere i parlamentari. Infatti, da allora, chi siede in Parlamento è nominato dalle segreterie di partito.
E’ evidente a tutti: se un parlamentare viene nominato dal capo, sarà più facile che obbedisca agli ordini di scuderia, piuttosto che lavorare in autonomia ed in piena coscienza nell’interesse dei cittadini.
Se, invece, agli italiani verrà restituito il potere di scegliere i propri rappresentanti in parlamento, sarà più facile che questi rispondano ai propri elettori, invece che al capo di turno.
Per questo, questa legge porcata fa male alla nostra democrazia, al nostro paese, agli italiani.

Questo referendum non riguarda il mondo politico. Non riguarda giochi di potere, accordi di palazzo, o scontro tra schieramenti politici. Questo referendum riguarda i cittadini. Perché le regole elettorali sono quelle che aumentano o diminuiscono il potere che i cittadini hanno sulla politica, sul Parlamento, su chi governa. Le regole elettorali sono lo strumento fondamentale della democrazia. Se non funzionano le regole elettorali, non funziona la democrazia.

Per questo, noi del Partito Democratico a quella legge porcata ci siamo opposti. Abbiamo fatto tutto ciò che abbiamo potuto, dopo la sua approvazione, per cambiarla. La destra che l’ha scritta, che l’ha voluta, che l’ha votata e che governa grazie a quella legge, di certo non farà nulla per cambiarla.

A loro va bene nominare i parlamentari, perché così avranno un Parlamento più obbediente, che continuerà a rispondere al capo e non ai cittadini.
Noi invece pensiamo che la politica debba essere trasparente.

Noi pensiamo che il Parlamento debba lavorare nell’interesse dei cittadini, e non di chi comanda.
A loro va bene truffare gli elettori con candidati finti, che chiedono il voto per sé in tutto il paese, per poi far eleggere al proprio posto persone che gli elettori non hanno mai visto.

Noi invece pensiamo che chi si candida debba stringere un patto di fiducia e di trasparenza con gli elettori. Pensiamo che chi viene eletto debba onorare gli impegni presi, e rendere conto ai cittadini.

Noi siamo per la democrazia, per la trasparenza, perché la politica non sia esercizio del potere ma servizio alla comunità. Per questo noi siamo contro questa legge porcata, ed al referendum voteremo si per cambiarla.

La destra dice che cambierà la legge porcata in Parlamento. Non lo hanno fatto in questo anno di governo, e non lo faranno nei prossimi anni. A meno che tu, con il tuo si al referendum, non li costringa a farlo.

Domenica 21 e lunedì 22 giugno il potere torna ai cittadini. Possiamo votare per cambiare la legge porcata, per riprendere il controllo su una politica che non ascolta la voce degli cittadini, che non da’ risposte ai loro problemi, che non rende conto a nessuno, se non a se stessa.

Gli italiani già nel 1993 hanno fatto sentire la loro voce, con il loro voto al Referendum, chiedendo alla politica di cambiare. Possiamo farlo ancora.
Domenica 21 e lunedì 22 giugno, usa il tuo potere, per cambiare. Al referendum, vota si.

sabato 23 maggio 2009

ELEZIONI COMUNALI 2009, IL PD LANCIA LA SUA SQUADRA


Il 6 e 7 giugno si vota per le elezioni Amministrative in molte realtà del nostro paese. Anche Castelnuovo sarà coinvolto nel rinnovo del consiglio comunale. Il voto amministrativo e quello europeo saranno il primo vero banco di prova del governo Berlusconi e il primo vero tentativo di recupero delle opposizioni. Il clima di luna di miele, che solitamente dura poche settimane con i governi appena insediati, sembra durare ancora per il cavagliere. Le risposte coreografiche del governo sembrano aver convinto molti italiani stanchi di una politica rissosa che impiega troppo tempo per decidere. Il messaggio sottile che il Governo Berlusconi ha mandato in questo periodo è stato proprio quello di voler dimostrare che il parlamento non serve a nulla, anzi è un impedimento, e per questo è necessario cambiare la costituzione e dare più poteri nelle mani di una sola persona, chissà chi sarà costui? Purtroppo è vero che l’iter parlamentare delle leggi è lungo, ma allora perché non accogliere la proposta del PD di ridurre drasticamente il numero dei parlamentari affidando il potere legislativo ad una sola camera e trasformando il senato nella camera delle rappresentanze delle regioni. Purtroppo per Silvio tutte quelle risposte che ha fatto credere d’aver dato agli italiani prima o poi si riveleranno per quello che sono realmente. Penso al caso Alitalia, che dopo aver fatto pagare i debiti a tutti gli italiani ora si trova in difficoltà a presentare bilanci in attivo e sicuramente la tanto sbandierata italianità della compagnia cesserà d’esistere quando fra poco sarà comprata da Air France. Penso ai rifiuti di Napoli e alla falsa presentazione dell’inceneritore d’Acerra, che è stato presentato come funzionate ma che in realtà non è proprio così, senza parlare del fatto che nel momento in cui saranno colme le discariche provvisorie i rifiuti torneranno per strada. Penso alla dolorosa questione abruzzese, dove bisogna ringraziare la prontezza e la preparazione della Protezione Civile per quanto riguarda il primo soccorso, ma poi il governo dovrà garantire la ricostruzione delle città colpite dal terremoto così come erano, come si è fatto per le popolazioni di Marche e Umbria al tempo del primo governo Prodi. Penso al problema sicurezza ed immigrazione che viene tanto pubblicizzato nelle campagne elettorali quanto dimenticato quando il centro-destra governa, forse perché quando governano loro gli sbarchi aumentano. Penso soprattutto a come il Governo Berlusconi sta gestendo la crisi economica, praticamente cambiando canale, cioè facendo uscire quotidianamente notizie stravaganti per distogliere l’attenzione dell’ opinione pubblica dal vero grande problema rappresentato dalla crisi. Invece sarebbe proprio questo il momento per rimboccarsi le maniche e per creare le condizioni affinché si possa recuperare ora il gap infrastrutturale-culturale rispetto agli altri paesi nostri competitori. Il Partito Democratico si impegna e si impegnerà laddove governa a lavorare proprio su questa linea. Cioè creare le condizioni affinché nel momento della ripresa si possa ripartire alla grande e al contempo bisogna mettere a disposizione, delle persone colpite dalla crisi, tutti gli ammortizzatori sociali necessari per superare questo momento difficile. E allora in attesa che Berlusconi finisca di nascondere la polvere sotto il tappeto degli italiani noi del Partito Democratico di Castelnuovo abbiamo cercato di lavorare nella direzione opposta a quella del governo.
Abbiamo lavorato due anni alle creazione di una nuova classe dirigente basandoci su regole interne al partito che consentono di limitare il numero di mendati, nel medesimo incarico, dei nostri rappresentanti.
Così da creare un meccanismo che consenta di rinnovare ciclicamente le classi dirigenti e possa consentire di partecipare al governo della cosa pubblica più persone possibile. Perché la democrazia è vera se è regolamentata e partecipata. Il PD di Castelnuovo in questi valori crede e vuol dimostrare ai cittadini che si può far seguitare alle parole i fatti. Le persone che presentiamo in lista sono il frutto del lavoro fatto in questi anni e se avranno il giusto sostegno da parte dei cittadini castelnovesi potranno dimostrare nell’amministrazione le loro qualità.
A Castelnuovo il PD alle elezioni amministrative si presenta in alleanza con tutti i partiti del centro-sinistra sotto lo storico simbolo di UNITI per CASTELNUOVO. Le ragioni di questa alleanza le si possono trovare nella coesione dimostrata in questi anni di ottima amministrazione e in una condivisione programmatica per le scelte future. In particolare tengo a ricordare a tutti i cittadini l’importanza del voto di preferenza, perché non vi è cosa più democratica che scegliere il proprio rappresentante. Diversamente dalle
elezioni Politiche dove, grazie al porcellum di Calderoli, le preferenze sono sparite. Quindi, avendole alle comunali, utilizziamole e sosteniamo i candidati del Partito Democratico perché sono la dimostrazione che è possibile passare dalle parole ai fatti. In fin dei conti, la sintesi credibile alla fine di questa nota, è proprio voler dimostrare nei fatti, la nostra buona volontà. A cominciare dalla qualità dei candidati. Un giusto equilibrio tra rinnovamento generazionale e culturale, rispetto alla serietà e alla sobrietà delle esperienze. Una età media ideale e invidiabile di 40 anni, che l’Italia, rispetto al panorama internazionale non ha mai potuto permettersi. Passando poi per le competenze, la disponibilità e la partecipazione finalmente ritrovata delle nuove generazioni, come già detto giovani non cooptati, ma protagonisti diretti di un progetto che guarda al futuro, di Castelnuovo e dell’Italia intera. Insomma una scomessa che dimostra coraggio e consapevolezza delle proprie forze, fatta nell’esclusivo interesse della nostra comunità e del nostro paese. Il 6 e 7 giugno, l’ultima parola sul futuro prossimo spetta ai cittadini. Restiamo fiduciosi come chi è consapevole del proprio lavoro e della propria concretezza. Altro che sentirsi in ginocchio o mandare a casa come qualche demagogo alieno dice, pensando che basti poter scimmiottare Berlusconi per convincere i castelnuovesi. Occorre ben altro dal ripresentare dietro insensati slogan e innumerevoli manifesti, le stesse persone improduttive di 20 anni d’opposizione sterile. Il PD di Castelnuovo lo sa benissimo, occorre ben altro e ha fatto tutto il possibile per metterlo al servizio dei cittadini.

(Il Coordinatore del PD di Castelnuovo)
ANDREA NERI

(Da CASTELNUOVO DEMOCRATICA Numero 4 Maggio 2009)

domenica 17 maggio 2009

Anna Bravo scrive a Manuele Micocci, uno dei nostri candidati.



Caro Manuele, ti auguro il meglio in queste elezioni per due motivi. Il primo è la fiducia totale in alcune delle persone che ti appoggiano. Poter avere fiducia è un privilegio, l¹ho sperimentato su grande scala tanti anni fa, e su scala ridotta adesso, che i rapporti sono meno numerosi e meno assidui. Il secondo motivo è il fatto che tu sia giovane. Di per sé, questo sarebbe un criterio insensato: i capi e ministri nazisti erano fra i più giovani al mondo e se ne vantavano, nella retorica dei totalitarismi la gioventù è sempre stata esaltata come un bene e una dote; oggi è invidiata e reclamizzata. Ma la crisi della politica e soprattutto delle sinistre (sulle destre sorvoliamo, no?) cambia un po¹ la prospettiva. Essere giovani vuol dire non aver vissuto le molte stagioni di lotte che in passato hanno investito la società, dalle scuole alle fabbriche all¹esercito ai manicomi. Vuol dire non aver conosciuto persone indimenticabili per coraggio, acutezza, capacità di sacrificio. Lotte ce ne sono anche adesso, quel che manca è la sensazione di poter cambiare il mondo dalle radici - il che non è un male, visto che si trattava di un¹illusione (di cui io comunque non mi pento). Ma essere giovani vuol dire anche non aver vissuto l¹altra faccia di quelle stagioni, la faccia del settarismo, delle scomuniche, della morte civile per i dissenzienti, la fase in cui le persone erano identificate totalmente con la loro posizione politica, mentre è ovvio che a fare un individuo contribuiscono tanti e diversi aspetti dell¹esperienza. Vuol dire non avere responsabilità per la logica della menzogna, per la miseria delle lotte interne, per le pratiche da clan, per la mentalità che spinge a dividersi e ridividersi in base a criteri di sopravvivenza personale e di gruppo. Non sono atteggiamenti di cui ci si può liberare facilmente: di recente è morta una gran donna, che aveva lavorato per decenni nella sinistra e nel femminismo, poi aveva fatto scelte diverse, perché le sembrava che per le donne ci fossero più aperture in certi luoghi della destra. Bene, un giornale su cui lei aveva scritto a lungo le ha dedicato uno spazio minimo, come se il suo essere andata ³a destra² l¹avesse resa innominabile. Essere giovani dovrebbe aiutare a opporsi a queste logiche. Io lo spero. E ti auguro che nel fare politica tu possa trovare molta gioia, molti amici, idee nuove e anche idee vecchie da non buttar via.
Anna Bravo

domenica 10 maggio 2009

-Richiesta pubblicazione rettifica.

Il giornale La Nazione uscito mercoledì 29 aprile 2009 a pagina 11 nella cronaca di Sarzana riportava un inesattezza nell’articolo a firma Massimo Merluzzi. Precisamente veniva sbagliato il cognome di una candidata a consigliere comunale del PD riportando come cognome Salvalaggio invece del vero cognome BIANCHI. Purtroppo questo fatto si è ripetuto nuovamente nel giornale della Nazione uscito domenica 10 maggio 2009, nell’articolo sempre a firma Massimo Merluzzi, e questo fatto reca enorme danno alla nostra candidata perché rischia di farle perdere molte preferenze visto che il cognome riportato negli articoli è il cognome del marito e non il proprio, questo comporterà l’annullamento di molti voti di preferenza se avvenisse. Per questo motivo chiedo che sia pubblicata sulla Nazione una retifica dove viene spiegato l’errore, cioè che la candidata alle elezioni amministrative a Castelnuovo Magra nella lista Uniti per Castelnuovo si chiama BIANCHI SILVANA e non Salvalaggio Silvana. Sicuro della vostra comprensione e della vostra disponibilità a pubblicare tale retifica porgo cordiali saluti.


10-05-2009 Il coordinatore PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

venerdì 1 maggio 2009

Elezioni Comunali ed Europee 2009



Cena elettorale con:


Sergio COFFERATI
(Candidato PD Elezioni Europee)

Marzio FAVINI
(Candidato a Sindaco Uniti per Castelnuovo)

Giovedì 07 maggio ore 20

Teatro Tenda Colombiera

Prenotazioni: 333-8313799

mercoledì 22 aprile 2009

martedì 21 aprile 2009



Franceschini: "Le nostre sono candidature vere. Idv e Pdl scorretti"
La replica di Di Pietro: "Fa il furbo. Anche lui candida amministratori in carica"
Europee, il Pd decide le liste
Capilista Berlinguer e Cofferati
C'è anche Rosaria Capacchione, la giornalista del Mattino minacciata dalla camorra
I democratici voteranno sì al referendum. Verso il voto il 21 giugno


Dario Franceschini
ROMA - La squadra è fatta. Il Pd ha dato il via libera ai nomi dei candidati per le elezioni europee di giugno. Una lista "approvata all'unanimità" dice il segretario Dario Franceschini. Ieri sera, dopo diverse riunioni, il vertice del partito aveva trovato l'intesa sulle circoscrizioni. E oggi l'ha ufficializzata con un voto quasi unanime.

Nel Nord-est la lista sarà guidata da Luigi Berlinguer, nel Sud da Paolo De Castro (in lista anche Rosaria Capacchione, la giornalista del Mattino minacciata dalla camorra, e l'europarlamentare uscente Gianni Pittella). Gli altri capilista sono Sergio Cofferati per il Nord-Ovest, David Sassoli per il Centro, Rita Borsellino per le Isole. Tra i candidati, Debora Serracchiani, Vittorio Prodi, Salvatore Caronna.

Nel Nord-Ovest sono in lista anche Patrizia Toia e Gianluca Susta. Al Centro Sassoli è seguito dal sindaco uscente di Firenze, Leonardo Domenici, al terzo posto c'è Silvia Costa. Nella circoscrizione Sud compaiono anche due assessori della giunta Bassolino, Angelo Montemarano e Andrea Cozzolino. Infine, nella lista delle Isole c'è anche la ex segretaria del Pd sardo, Francesca Barracciu.

"Le nostre sono liste vere, fatte da persone che se verranno elette resteranno in Europa per tutta la legislatura - dice Franceschini - Berlusconi e Di Pietro fanno uno cosa scorretta, non si può chiedere la preferenza agli italiani per un posto che la legge impedisce di occupare. Vogliamo reintrodurre serietà nella politica italiana". L'ex pm sostiene poi che "il Pd non ha il coraggio di affrontare di petto e contrastare la candidatura di Berlusconi con i suoi massimi dirigenti".

Immediata la replica del leader dell'Idv Antonio Di Pietro: "Ora anche Franceschini fa il furbo: dice che il Pd non candiderà amministratori in corso di mandato e poi invece li candida come dimostra la candidatura in Sicilia di Rosario Crocetta, sindaco in carica a Gela. Quindi è Franceschini scorretto".

Toccando il tema ancora aperto della collocazione europea del Pd, Franceschini ha sintetizzato la sua posizione con la formula "non nei socialisti, bensì con i socialisti". Questo esclude la possibilità che gli europarlamentari eletti del Pd possano dividersi a Strasburgo, sedendosi qualcuno nel Pse (gli ex Ds) e qualcuno con i Liberaldemocratici (gli ex Margherita).

La riunione ha affrontato anche il tema del referendum elettorale. Accogliendo la prosta di Franceschini di votare sì al quesito. Il segretario, dopo la bocciatura dell'election day da parte del governo, punterebbe al 21 giugno. Per Franceschini il voto a favore non sarebbe però motivato da un apprezzamento per il modello di legge elettorale che uscirebbe dall'abrogazione della legge attuale, ma piuttosto una premessa per modificare il sistema di voto. Ma "già da oggi sfidiamo la maggioranza perchè si impegni in Parlamento a modificare la legge elettorale in modo da restituire agli italiani il diritto di scegliere chi li rappresenterà" commenta il segretario.

(21 aprile 2009) (La Repubblica.it)

lunedì 20 aprile 2009

SONDAGGIO: IL PD TORNA A SALIRE

SONDAGGI/ Guadagna IL Pd, giù Lega e Idv.


lunedì 20 aprile 2009



Governo e premier in salita, ma anche Udc e Pd. Forte calo per Lega Nord e Idv. E' quanto emerge dal consueto sondaggio mensile dell'Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia degli italiani nel governo e nei partiti, il primo del dopo terremoto in Abruzzo.


I PARTITI. La Lega e' il partito che subisce il maggiore calo (-4%) insieme all'Italia dei Valori (-3,7%). Guadagna invece il Pdl, che torna a guidare la classifica con il 50%. Cresce la fiducia nel Partito Democratico di Dario Franceschini, che ritorna oltre il 30% (31%, +2%), mentre l'UDC raggiunge al 3%.

Andrea Neri risponde a Destri

-Andrea Neri risponde all’articolo uscito sul Secolo XIX (on-line) 18-04-09- Pag. 31


Le parole espresse dal Presidente del Consiglio Provinciale e Consigliere Comunale di Sarzana Giovanni Destri nell’articolo uscito sul Secolo XIX (on-line) 18-04-09- Pag. 31. (Vedi-Sotto Punto1) mi invitano a una doverosa risposta, soprattutto, per la tempistica con cui sono uscite. A Castelnuovo Magra il Partito Democratico è nato dal lavoro del comitato per il PD composto da esponenti dei DS, Margherita ma sopratutto da tutti quei cittadini che hanno voluto partecipare. Questo lungo lavoro, poi, ho avuto l’onere e l’onore di concretizzarlo nel momento in cui sono diventato coordinatore comunale del Partito Democratico di Castelnuovo Magra. Il Punto politico di partenza, in fase costituente, fu proprio l’interrogarsi sul come fare per recuperare il rapporto attivo con la base dei nostri elettori e di come fare a convogliare in un così ambizioso progetto politico le persone nuove che ne erano attratte ma che non avevano mai aderito a nessun partito fin a quel momento. La base del lavoro la si può ricondurre a tre capisaldi: 1° Limite massimo di due mandati nel solito incarico. Questo per dimostrare con i fatti ai nostri elettori che i loro rappresentanti non sono attaccati alle poltrone, ma mettono la propria persona al servizio della collettività e con questo nessuno toglie a quella persona la possibilità di ricoprire altri incarichi cosicché si possano sfruttare le esperienze maturate. Il limite dei due mandati è una regola universale che deve valere per tutti, e se questa regola non viene fatta rispettare fin dalla nascita non varrà mai più perché quando le regole vengono fatte rispettare con lo sterzo non si è più credibili e invece che in un Partito Democratico si starebbe in un partito dove domina la casta più forte. Aggiungo che questo valore è partito da Castelnuovo Magra, grazie al nostro rappresentante in assemblea costituente Regionale Alessandro Bardi, come mozione alla bozza dello statuto regionale ligure del PD ed è stato approvato. Quindi oltre che averlo discusso nel nostro circolo siamo riusciti a portarlo fino a Genova. Su questo punto muovo anche un rimprovero a chi sostiene che quell’assemblea costituente regionale non fosse legittimata, vista la scarsità delle presenze, a prendere così importanti decisioni, io dico a questi di vergognarsi perché prima si sono ammazzati per esser messi nelle liste del 14 ottobre per le primarie e poi non hanno partecipato alle assemblee, forse perché erano impegnati in altre istituzioni? ma questo mi porta al secondo punto, quello dei doppi incarichi.
2° No ai doppi incarichi. In democrazia è giusto che ogni persona abbia un solo incarico e questo è un valore assoluto riconosciuto dallo statuto del PD e dalla stragrande maggioranza dei nostri elettori. Perché quando una persona ricopre il ruolo di Segretario o Coordinatore svolge un ruolo di guida del partito e deve rimanere terzo rispetto ai candidati che il partito vuole promuovere e questo lo si può racchiudere in una semplice parola: questione morale. In democrazia ognuno deve occuparsi del proprio ruolo e svolgerlo con spirito di servizio e con rispetto dei cittadini elettori.
3° Rinnovamento continuo inteso come la conseguenza dei primi due punti citati. Perché se in ogni posto dopo 2 mandati si deve fare spazio e se c’è un arbitro terzo non coinvolto nella competizione come deve essere la figura del segretario il ricambio avviene in maniera naturale e indolore, senza guerre di potere fra bande. Ovviamente il partito deve farsi carico costantemente di tenere le porte aperte e di coinvolgere tutte le persone che lo vogliano all’attività politica cosicché ci possa sempre essere una rosa di persone preparate e meritevoli da mettere in campo. La classe dirigente che annuncia: “non possiamo rispettare i limiti di mandato perché non abbiamo persone all’altezza di sostituire chi esce” deve dimettersi! Perchè vuol dire che non ha adempiuto al suo ruolo, cioè quello di formare continuamente classe dirigente. Tutto questo può sembrare solamente un approccio burocratico alla politica ma invece è la linea politica su cui si fonda il Partito Democratico. Perché la democrazia per essere vera ha bisogno di regole certe ed Universali per funzionare. Una volta costruita la macchina si può iniziare a correre forte ed iniziare a vincere, però se non si rischia di perdere anche qualche tappa il tour non lo vinceremmo mai!
Io posso parlare in questi termini perché a Castelnuovo Magra abbiamo applicato tutto ciò e anche se con molte difficoltà, grazie al dibattito e alle discussioni democratiche, siamo riusciti ad uscirne in maniera unitaria. I candidati alle elezioni comunali 2009 (vedi sotto Punto 2) sono stati votati dalla direzione del circolo del PD all’unanimità, votati anche da persone che hanno dovuto lasciare il posto proprio per le regole che ci siamo dati. Aggiungo che delle otto persone in lista ben 6 su otto non erano iscritte ne ai Ds ne alla Margherita di Castelnuovo Magra, riprova che se si vuole il Partito Democratico si può fare. Dico tutto questo perché trovo spiacevoli le dichiarazioni di Destri su una linea opposta a quella qui esposta, no al limite dei mandati si a doppi incarichi, e mi suona ancora più dolente la tempistica dell’uscita, guarda caso proprio a poco più di un mese dalle elezioni comunali di Castelnuovo dove abbiamo adoperato un metodo diverso da quello che lui preferisce. Forse esiste la paura che questo metodo possa essere esportato. Io spero di si e lavorerò per questo.

Coordinatore PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri


Castelnuovo Magra, lì 20-04-2009


L'ARTICOLO DEL SECOLOXIX
(Punto 1)
l Secolo XIX (on – line) – 18/04/09 - Pag. 31

Grandi manovre nel Pd

Il presidente del consiglio provinciale favorevole al superamento della regola dei due mandati. Sì al doppio incarico

«IL PD in difficoltà a Sarzana, e così anche il governo cittadino? Non preoccupatevi, terremo sicuramente “botta”, oggi e alle prossime elezioni». La battuta “ad hoc” è di Giovanni Destri, presidente del consiglio provinciale e consigliere comunale del partito oggi “franceschiniano” a palazzo civico. Sono iniziate le grandi manovre all’interno di un Pd in grave difficoltà a tutti i livelli: le amministrative sono in programma l’anno prossimo, Destri ha le idee chiare. «Per me e gli amici del partito che lo scorso 26 febbraio firmammo il documento sotto il titolo di “Io sto con il Pd” è più che mai il momento di affermare i concetti di coraggio, trasparenza e rinnovamento al nostro interno. Rinnovamento che non significa comunque mettere da parte chi ha lavorato e continua a farlo con grande spirito di sacrificio e abnegazione ». Destri si riferisce alla regola dello stop alle candidature dopo due mandati in consiglio comunale. «Oltre a me, anche Michelucci, Corona, Baudone, Rosignoli e Piccioli potremmo trovarci nelle condizioni di ricandidarci. Io sono per le deroghe senza pregiudiziali, individuando le migliori soluzioni, ma occorre arrivare al congresso del prossimo ottobre con le idee chiare, su questo e su tanti altri punti». Per la cronaca i nomi citati hanno raccolto tra i 300 ed i 400 voti all’ultima tornata. Sovrapposizioni di incarichi: sono compatibili i mandati contemporanei da segretario provinciale di partito ed assessore comunale (in questa situazione potrebbe trovarsi Alessio Cavarra di qui a pochi mesi)? «Ritengo Proprio di sì _ aggiunge Destri _ l’impegno in entrambe le direzioni di chiunque, quando porta a risultati concreti deve essere valorizzato, non sono affatto contrario ai cosiddetti doppi incarichi ».Ma il Pd al suo interno è frazionato o coeso in questo momento? «Ci si avvia al congresso – sottolinea Destri–ed in quella sede ci sarà il chiarimento, oggi tutti stiamo lavorando, anche con idee diverse che prima o poi dovranno essere confrontate democraticamente ».









(Punto 2)

I CANDIDATI DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CASTELNUOVO MAGRA

-Alessandro Bardi, 38enne chimico, consulente libero professionista, responsabile
della squadra comunale antincendio boschivo e protezione civile. Membro della
direzione provinciale PD.

-Arianna Bonvini, 29enne laureata in scienze politiche-politico internazionale,
precaria. Membro della direzione provinciale PD.

-Manuele Micocci, 28enne studente universitario di giurisprudenza, sta scrivendo una tesi sul diritto di famiglia. Impegnato nel ruolo di rappresentante regionale del Servizio Civile Nazionale. Membro della direzione provinciale PD.

-Catia Giacomelli, 49enne funzionaria CNA, consigliere comunale in carica nella attuale giunta Favini.

-Bruno Rolando Devoti, 67enne ragioniere, consigliere di frazione (Centro Storico), responsabile organizzativo AVIS comunale.

-Silvana Bianchi, 60enne insegnante scuola elementare Palvotrisia.

-Daniele Montebello, 23enne studente universitario di scienze politiche ed internazionali, membro dell’esecutivo ARCI Val di Magra, dove si è occupato della realizzazione di varie iniziative, tra cui il carnevale 2009.

-Francesco Marchese, 35enne, laureato in scienze ambientali, si occupa di pianificazione territoriale; collabora con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e svolge attività di ricerca e supporto alla didattica presso l’Università degli studi di Genova. Membro della direzione regionale ARCI Liguria e presidente del circolo ARCI di Castelnuovo Magra.

sabato 18 aprile 2009

Ecco i candidati del PARTITO DEMOCRATICO.



Il Partito Democratico di Castelnuovo, fin dalla sua nascita, ha lavorato sui contenuti, sulle idee, sui programmi e alla costruzione di una nuova classe dirigente. Noi, oggi, possiamo presentare ai nostri concittadini una squadra di candidati che è il giusto mix fra diverse esperienze culturali e sociali tutte riconducibili ai valori democratici. Questo ci consentirà di coniugare il giusto rinnovamento della classe dirigente con la prosecuzione di un percorso avviato dall’Amministrazione Comunale in questi anni.

Ecco i candidati del PARTITO DEMOCRATICO:

-Alessandro Bardi, 38enne chimico, consulente libero professionista, responsabile
della squadra comunale antincendio boschivo e protezione civile. Membro della
direzione provinciale PD.

-Arianna Bonvini, 29enne laureata in scienze politiche-politico internazionale,
precaria. Membro della direzione provinciale PD.

-Manuele Micocci, 28enne studente universitario di giurisprudenza, sta scrivendo una tesi sul diritto di famiglia. Impegnato nel ruolo di rappresentante regionale del Servizio Civile Nazionale. Membro della direzione provinciale PD.

-Catia Giacomelli, 49enne funzionaria CNA, consigliere comunale in carica nella attuale giunta Favini.

-Bruno Rolando Devoti, 67enne ragioniere, consigliere di frazione (Centro Storico), responsabile organizzativo AVIS comunale.

-Silvana Bianchi, 60enne insegnante scuola elementare Palvotrisia.

-Daniele Montebello, 23enne studente universitario di scienze politiche ed internazionali, membro dell’esecutivo ARCI Val di Magra, dove si è occupato della realizzazione di varie iniziative, tra cui il carnevale 2009.

-Francesco Marchese, 35enne, laureato in scienze ambientali, si occupa di pianificazione territoriale; collabora con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e svolge attività di ricerca e supporto alla didattica presso l’Università degli studi di Genova. Membro della direzione regionale ARCI Liguria e presidente del circolo ARCI di Castelnuovo Magra.