giovedì 3 dicembre 2009

IO CHE NELLA MIA MILITANZA POLITICA GIOVANILE ERO INSOFFERENTE DELLE REGOLE IMPOSTE DA UN SISTEMA CONFORMISTA

Nella mia militanza politica giovanile ero insofferente alle regole imposte da un sistema conformista, sclerotico e a volte tragicamente violento, poi ho capito che la mia lotta per i deboli, gli emarginati, gli sfruttati doveva trasformarsi in impegno permanente, continuo dunque, per allargare la partecipazione vera alle decisioni, moltiplicare le occasioni di confronto, far crescere il pensiero critico. La democrazia non più vista come la buccia d’arancia il cui succo è bevuto da pochi privilegiati, ma il sistema di regole condivise più adeguato a limitare i vizi degli uomini, i loro egoismi, la loro disponibilità al male. La democrazia come partecipazione attiva è l’opposto della democrazia “docile” della nostra povera Italia, dove un signore ricco e possessore di gran parte degli strumenti di persuasione si considera superiore tra pari e ritiene il consenso elettorale pretesto per salvaguardare i suoi vizi e i suoi interessi.Non ero e non sono docile e vorrei che nessun cittadino lo fosse , per non diventare suddito che da il suo passivo consenso a questo e a quello. Tempo fa scrissi versi, frutto di un amaro sguardo sul paese nel quale viviamo:Oggi l’amarezza si è attenuata con la speranza, rinata ,della possibilità di cambiare le cose, speranza riaccesa dalla grande partecipazione alle primarie e soprattutto dall’esperienza di democrazia che nel PD di Castelnuovo è possibile fare: confronto periodico sulle questioni politiche nazionali e soprattutto con gli amministratori e il sindaco sulle questioni locali. Una esperienza che mi ha riportato alla politica come soluzione “insieme” dei problemi contro l’avarizia di pretendere di risolverli da soli.

AMILCARE MARIO GRASSI

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