
"Un danno per il Paese" che allunga "sull'Italia l'ombra della xenofobia". Così il segretario del Pd, Dario Franceschini boccia il ddl sicurezza approvato oggi dalla maggioranza. “Il reato di clandestinità - ha dichiarato Franceschini - è un provvedimento bandiera, dannoso perché rischia di ingolfare il lavoro dei magistrati e di riempire le carceri senza essere un concreto intralcio alla criminalità che controlla e sfrutta l'immigrazione clandestina".
“Si tratta di provvedimenti che, anche a giudizio delle organizzazioni internazionali cominciando dall'Unione europea, fanno gravare sull'Italia l'ombra della xenofobia e finiscono solo per acuire le paure senza dare risposte ai problemi reali". "Il governo è stato costretto ad andare avanti a colpi di voti di fiducia a riprova di una militarizzazione della maggioranza e di uno svuotamento delle funzioni del Parlamento".
"Questo ddl – ha continuato Franceschini - ha per titolo la sicurezza ma in realtà accresce l'insicurezza: nessuna risorsa in più è destinata alle forze di polizia, che anzi vedono quotidianamente aggravarsi i problemi di strutture efficienti e di mezzi, di risorse per straordinari e nuove assunzioni, mentre passano provvedimenti sbagliati, inutili e dannosi".
“Siamo davanti – ha concluso il segretario del Pd - a provvedimenti gravi: davanti a tutta l'enfasi che il governo mette in questi giorni sul tema dell'immagine dell'Italia, ebbene, non c'era nulla di peggio da fare. Questa immagine già tanto lesionata, subisce davanti alle autorità internazionali e all'opinione pubblica straniera un colpo serio. Basta guardare il giudizio della Chiesa, delle organizzazioni umanitarie italiane e straniere o quello del commissario Ue ai diritti umani".
(www.dariofranceschini.it)
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