domenica 2 dicembre 2012

Primarie 2012 Risultati ballottaggio Castelnuovo Magra

RISULTATI PRIMARIE 2012 BALLOTTAGGIO CASTELNUOVO MAGRA


Votanti: 645


Voti BERSANI       367         56,9%



Voti RENZI             278        43,1%


Ringraziamo tutte le persone che con la loro partecipazione hanno scritto una brellissima pagina della storia democratica del nostro paese e ringraziamo i castelnovesi per aver raccolto nella giornata di oggi nei seggi la cifra di € 450 a favore delle popolazioni di Ortonovo e di Marinella colpite dalle recenti alluvioni. GRAZIE.

venerdì 7 settembre 2012

Andrea Neri(segretario PD Castelnuovo Magra) Rottama Amerigo Lualdi (giornalista Secolo XIX)

Andrea Neri(segretario PD Castelnuovo Magra) Rottama Amerigo Lualdi (giornalista Secolo XIX)






Egregio Sign. Amerigo Lualdi e gentili responsabili del giornale Secolo XIX, mi chiamo Andrea Neri e sono il segretario del PD di Castelnuovo Magra. Vi scrivo perche , nell’ articolo apparso sul vostro giornale il giorno 06-09-2012 a firma Lualdi (vedi sotto allegato), veniva attribuita FALSAMENTE alla mia persona l’appartenenza al gruppo dei sostenitori di Matteo Renzi. Io non so dove lei Signor. Lualdi abbia svolto le sue ricerche, ma al mio riguardo sono false e quindi spererei che per i prossimi articoli si informi meglio e non ripeta l’errore nuovamente. Anzi, evidenzio come uno dei principali problemi del PD locale la continua ricerca da parte di molti esponenti (molto piu importanti di me) di vari apparentamenti al candidato di turno che portano soltanto a continue lotte intestine prive di utilita. Quando vorra, caro signor Lualdi, potra’ intervistarmi cosi’ avro modo di spiegarle in cosa consiste il mio impegno politico, basato sul semplice impiego di tempo libero dopo il lavoro, visto che sono operaio, dedicato unicamente alla partecipazione alla vita democratica del comune dove vivo. Quindi ritengo che oltre a molti politici sarebbero da rottamare anche certi giornalisti che mettono alla berlina con attribuzioni false, persone che dedicano volontariamente la gran parte del loro tempo libero ad una politica che guarda al bene della comunita e non al proprio interesse.







Castelnuovo Magra 07-09-2012                                                                                           Andrea Neri











ALLEGO ARTICOLO IN QUESTIONE



• 06/09/12 SEC – Primarie, i “renziani” cominciano a scaldare i motori



Il Secolo XIX – 06/09/2012 – pag. 16

LA SFIDA DENTRO IL PARTITO DEMOCRATICO

Primo “rottamatore” Tartarini, presidente di Acam Gas

AMERIGO LUALDI



DOMENICA scorsa hanno preso la macchina e sono andati a Reggio Emilia per ascoltare l’intervento di Matteo Renzi - il “rottamatore” che contenderàaPierluigiBersaniilruolo di candidato a premier nelle primarie del centrosinistra - alla festa nazionale del Pd. Col presidente di AcamGas,JacopoTartarini, c’erano l’assessore comunale, Corrado Mori, e il vice coordinatore dell’Unione comunale, Franco Della Rocca. Arrivatiadestinazione, hanno trovato tre compagni sarzanesi, renziani dellaprimaora: il consigliereregionale, AlessioCavarra;ilsindaco di Santo Stefano Magra, Juri Mazzanti; il segretario provinciale organizzativo, Juri Michelucci. Il fronte favorevole al sindaco di Firenze, che comincia a far paura ai maggiorenti del Pd, sia ex comunisti sia ex democristiani (alcuni sondaggi danno Bersani al 40%, Renzi al 28%eVendola al 25%) si va compattando ancheaSpezia. Inmodoprovvisorio, almenoperilmomento.Mori, ad esempio, pur simpatizzando per lui, non è ancora del tutto convintodiappoggiarloincondizionatamente. Al contrario, il commissario della Provincia, Marino Fiasella, la sua scelta di campo sembra averla già fatta da tempo. Ha seguito e applauditoRenziallaconventiondellaLeopoldinaesi è fatto fotografare vicino aluiaPontedilegno,inValcamonica. Indiscrezioni interne al partito dannocomepossibilioprobabili renziani, o perlomeno ancora avviluppati nel dilemma, il sindaco di Ameglia, Umberto Galazzo; il presidente dell’assemblea provinciale del Pd, MarcelloSchiaffino;l’exconsiglieracomunalespezzinaecomponente dell’esecutivo provinciale del partito, Valentina Chiavacci; l’ex assessore spezzino alle Attività produttive, Salvatore Avena. A Sarzana, dove il fronte dei “rottamatori” è piuttosto agguerrito, c’è curiosità sulle scelte che faranno il sindaco, Massimo Caleo, e il segretario cittadino del Pd, Giovanni Destri. Maentrambi,fedeliaPieroFassino, attenderannolemosseeleindicazioni del sindaco di Torino. Altri renziani vengono individuati tra esponenti di minor spicco all’interno del partito come l’ex vicesindaco delComunedi Vezzano ligure,Massimo Bertoni; l’ex presidente del consiglio comunale di Sarzana nonché presidente mancato del Parco Montemarcello-Magra prima della scelta Pisani, Maurizio Corona; il vice presidente regionale di giovani nonché consigliere comunale a SantoStefanoMagra, MattiaFerrari; il segretario del circolo diCastelnuovo Magra, Andrea Neri; la responsabile Scuola e formazione nell’esecutivo provinciale del partito, Maria Chiara De Luca; il segretario provinciale dei giovani democratici, molto legato a Cavarra, Daniele Montebello. Insomma le due compagini - bersaniani e renziani - cominciano a delinearsi. Dellaprimafannoparteidirigentipiùinvista, acominciaredalsegretario provinciale, Moreno Veschi, dal sindaco, Massimo Federici e dall’assessore regionale, Raffaella Paita. In realtà, c’è una terza forza, quella dei “giovani turchi” che in provincia hacomepuntidiriferimentoildeputato, Andrea Orlando, e l’assessore comunale spezzino, Davide Natale, che,puressendopiùvicinaaBersani, èalquantocriticasull’operatodelgovernoMontiepropugnatricedellalinea secondo cui chi ha fatto per due volte il ministro nei passati governi di centrosinistra venga escluso dai prossimi esecutivi. C’è da scommettere che, nelleprossimesettimane, il climadicompetizionenellestanzedi via Lunigianaeall’interno dei circoli territoriali si farà via via più viva in vistadelleprimariedicuideveessere ancora fissata una data. Certo che la candidature di Renzi sta creando uno scombussolamento mica da ridere dentro il Pd i cui maggiorenti cominciano a essere preoccupati della possibile buona performance del sindaco fiorentino, tanto che D’AlemaeMarini starebberopesando di chiedere regole più stringenti perleprimariecomel’albodeglielettorieildoppioturno, inmododafare uscire un vincitore che abbia più del 50% dei voti.



giovedì 27 ottobre 2011

Raccolta generi alimentari per le persone colpite dall’alluvione nella nostra provincia.

Raccolta generi alimentari per le persone colpite dall’alluvione nella nostra provincia.
Si raccomanda di portare generi alimentari non deperibili come pasta, olio, zucchero, pelati, tonno, latte a lunga conservazione, scatolame, sapone, shampoo, asciugamani, coperte, vestiti solo nuovi.
Chi volesse contribuire con una donazione di generi alimentari potrà farlo sabato 29 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presso il circolo PD di Molicciara via della resistenza, 47.

Organizzazione a cura del Circolo del Partito Democratico di Castelnuovo Magra
Info. 333-8313799

lunedì 20 giugno 2011

Giovedì 23 giugno apertura straordinaria della FESTA DEMOCRATICA in occasione della commedia teatrale: "LA NEVE di zio Anselmo"


Giovedì 23 giugno apertura straordinaria della FESTA DEMOCRATICA in occasione della commedia teatrale: "LA NEVE di zio Anselmo" scritta da Valerio Di Piramo con la regia di Alessandro Vanello, spettacolo di fine corso avviamento al teatro della Compagnia degli Evasi. Ingresso libero alla commedia e ristorante Festa aperto

lunedì 13 giugno 2011

Comunicato stampa PD Castelnuovo Magra per Festa Democratica 2011


Si comunica che venerdì 17 giugno inizierà la Festa Democratica di Castelnuovo Magra (Teatro Tenda-Colombiera) e proseguirà per i giorni 18,19, 23, 24, 25, 26 giugno. Tutte le sere specialità di mare cucinate dai volontari della Festa, ma non solo, la Festa del PD di Castelnuovo Magra sarà un ECO-Festa. Posate, bicchieri, tovaglie, piatti sono realizzati in materiale biodegradabile e comportabile che verranno raccolti in maniera differenziata insieme all’umido consentendoci di differenziare tutti i rifiuti della festa assieme a vetro, plastica e lattine. Oltre ai banchi gastronomici la festa democratica di Castelnuovo Magra offre uno spazio dedicato ai bambini pieno di giochi, il ballo con orchestra dal vivo tutte le sere, la commedia teatrale “LA NEVE di zio Anselmo” spettacolo scritto da Valerio Di Piramo con regia di Alessandro Vanello e interpretato dagli allievi del corso di avviamento al teatro della Compagnia degli Evasi che andrà in scena giovedì 23 giugno alle ore 21.00 e l’iniziativa politica di sabato 18 giugno ore 21.00 con la presenza dell’On. Andrea Orlando (Deputato e Responsabile Nazionale Giustizia PD). Info: 333 83 13 799

Castelnuovo Magra 13-06-2011 IL Segretario PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

lunedì 23 maggio 2011

Referendum 12 13 giugno

Lunedì 23 maggio alle ore 21.00 presso il circolo PD Castelnuovo Magra (via della resistenza 47 Molicciara) è convocata una riunione per discutere delle tematiche del referendum del 12 e 13 giugno. Gli iscritti e gli elettori del PD sono invitati a partecipare.

venerdì 8 aprile 2011

Accoglienza profughi PD Provinciale La Spezia

La Spezia, 7 Aprile 2011
Di fronte all’immane tragedia che ha coinvolto ancora una volta bambini, uomini e donne innocenti, in fuga dalla guerra e dalla povertà dell’Africa, esprimiamo il nostro cordoglio per tutte le vittime e il rinnovato impegno per favorire, nelle sedi politiche e nel dibattito civile, soluzioni efficaci in grado di rispondere all’emergenza e sradicarne in prospettiva le cause strutturali. Deplorando il pressapochismo e l’inadeguatezza con cui l’emergenza profughi è stata affrontata dal Governo fino a questo momento, auspichiamo che tutte le Istituzioni, a cominciare dalle Amministrazioni in cui il Partito Democratico ha responsabilità di governo, sappiano contribuire con il loro senso di umana solidarietà e responsabilità morale e civile ad accogliere, nelle forme che gli Enti Locali riterranno più adeguate alle loro possibilità, chi chiede aiuto al nostro Paese, garantendo così, secondo il dettato della nostra Costituzione, il rispetto dei “diritti inviolabili dell’uomo” (art. 2) e del diritto alla salute come “fondamentale diritto dell’individuo” (art. 32). Questo anche attraverso la costituzione di un tavolo tecnico che chiami a raccolta tutti gli attori politici e sociali.

Lorenzo Steardo – Forum “Diritti, Cittadinanza e Immigrazione”
Partito Democratico, La Spezia

domenica 20 febbraio 2011

Presidio PD Castelnuovo Magra per denunciare i tagli del Governo al nostro Comune


Il PD di Castelnuovo Magra comunica che mercoledì 23 febbraio organizzerà un presidio presso il mercato comunale di Castelnuovo Magra (centro commerciale La Miniera), per denunciare i tagli di trasferimento di risorse del Governo e per informare la cittadinanza delle conseguenze che ciò provocherà per i servizi e per le attività dell'amministrazione comunale. Saranno presenti il sindaco Marzio Favini e tutti gli amministratori del PD di Castelnuovo Magra.

mercoledì 16 febbraio 2011

Assemblea degli iscritti, simpatizzanti ed elettori del Partito Democratico di Castelnuovo Magra



E’ convocata l’assemblea degli iscritti, simpatizzanti ed elettori del Partito Democratico di Castelnuovo Magra


per

Lunedì 21 febbraio alle ore 21.00
Presso il Circolo PD Castelnuovo Magra Via della Resitenza 47

Con il seguente ordine del giorno:
-Discutiamo assieme al responsabile Lavoro della segreteria provinciale PD e al segretario provinciale PD delle problematiche del lavoro sia dal punto di vista nazionale che locale.

Parteciperanno:
Alessandro Bardi (Responsabile Lavoro segreteria provinciale PD)
Moreno Veschi (Segretario provinciale PD)




Il segretario PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

venerdì 11 febbraio 2011

Raccolta firme per richiedere le dimissioni di Berlusconi

Domani mattina sabato 12-02 dalle ore 9.30 in poi presso il centro commerciale La Miniera (davanti al supermercato Conad) presidio del Partito Democratico di Castelnuovo Magra per raccogliere le firme per richedere le dimissioni di Berlusconi.

mercoledì 2 febbraio 2011

Festa del Tesseramento 2011 e raccolta firme per le dimissioni del Presidente del Consiglio

Il PD di Castelnuovo Magra comunica che domenica 6 febbraio, presso il Circolo PD via della Resistenza 47, oltre alla festa del tesseramento sarà allestita anche la raccolta firme per richiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio.

venerdì 24 dicembre 2010

Il punto politico del segretario


Arun, Jimi, Sajad e Rachid si chiamano gli immigrati che per ultimi hanno abbandonato la gru sulla quale per giorni hanno vissuto per protesta a Brescia. Anche loro hanno capito che in Italia per far sentire la propria voce è necessario fare qualcosa d’eclatante. Purtroppo per loro però, dopo aver pagato la sanatoria e aver passato giorni sulla gru, una volta scesi sono stati rimpatriati. Questa esperienza è soltanto uno dei casi assurdi in cui si può incappare in questo paese. Purtroppo molte persone tutti i giorni nel nostro paese subiscono ingiustizie, italiani o nuovi italiani che siano. Il caso della truffa della sanatoria per badanti e colf è soltanto un caso ma se ne potrebbero raccontare a migliaia di esperienze simili che avvengono nella quotidianità e rimangono nel silenzio dell’interiorità di chi le subisce. Il giovane laureato che dopo anni di studi, magari anche con lode, non riesce a trovare nessuna occupazione per la materia per cui ha studiato e non può far lavori umili perché è troppo qualificato, come si deve sentire?
Il lavoratore che per anni ha fatto i più disparati lavori, magari respirando e vivendo a contatto con amianto o materiali simili, ed oggi perde il lavoro a pochi anni dalla pensione e non riesce a reinserirsi nel mondo del lavoro, come si deve sentire?
La lavoratrice che lavora nel call center e grazie al governo Prodi aveva visto il proprio contratto diventare stabile e aveva immaginato di potersi costruire una famiglia, prendere un mutuo, sposarsi e fare un figlio, oggi vede tutto questo svanire perché il governo Berlusconi ha introdotto norme per precarizzare nuovamente il mondo dei call center, come si deve sentire?
Chi ha visto la propria attività distrutta dalle alluvioni e dalle frane e vede che il governo Berlusconi taglia dell’80% i fondi per il dissesto idrogeologico, come si deve sentire?
Chi da anni viene preso in giro dalla Lega Nord che promette federalismo e lotta dura a Roma ladrona per poi andare a Roma e tagliare i fondi agli enti locali, quindi servizi ai cittadini soprattutto i più deboli, e votare tutte le leggi ad personam e a favore della cricca come si deve sentire ?
Chi abitava a l’Aquila e ha visto scomparire la propria città, i propri affetti, i propri ricordi e al contempo ha visto un Presidente del Consiglio che invece che risolvere i problemi ha sfruttato il loro dramma per ricavarne consenso, come si deve sentire?
Chi abita nel napoletano e mentre era invaso dai rifiuti ha sentito Berlusconi promettere la magia di San Gennaro, ossia che i rifiuti sarebbero spariti grazie a lui, oggi come si deve sentire, con i rifiuti nuovamente per le strade?

Insomma già il nostro paese deve scontare difficoltà storiche come il problema delle mafie che inquinano l’economia e la società, il problema d’aver infrastrutture obsolete, il problema d’un debito pubblico altissimo, il problema d’una evasione fiscale che fa pagare il conto sempre ai soliti e ci mancava d’aver come governanti degli incapaci.
Sì incapaci, questo è il punto, non è tanto il problema del governo di destra, se solo fosse come gli altri governi di destra europei.
La nostra attuale classe dirigente è in crisi politica non per problemi personali fra leader, ma perché non è in grado di governare il paese come dovrebbe.
Il governo Berlusconi ha prima nascosto la crisi economica per poi dire che l’Italia l’aveva superata meglio degli altri paesi, scordandosi che nel frattempo stavano chiudendo migliaia di piccole medie imprese, che altre imprese stavano delocalizzando le produzioni e che migliaia di lavoratori stavano perdendo il loro posto di lavoro senza aver la speranza di poterne trovare un altro. L’esempio più lampante dell’incapacità del governo viene data dal fatto che la presidente di Confindustria Marcegaglia abbia preso l’iniziativa convocando in un'unica assise le parti sociali, le banche e le imprese per cercare assieme di dare qualche risposta sostituendosi così al governo e segnando la completa mancanza di fiducia in esso. In questo quadro preoccupante il Partito Democratico con la campagna Porta per Porta e con la Manifestazione dell’undici dicembre a Roma vuole dire agli Italiani che esiste un'altra politica in questo paese che ha le competenze e la voglia di rimboccarsi le maniche ed iniziare a risolvere i problemi.
Il Partito Democratico propone di rilanciare l’economia del nostro paese investendo e sostenendo la piccola e media impresa indirizzando la produzione in un campo di altissima qualità, contribuendo a metter a disposizione le risorse necessarie per lo sviluppo e la ricerca delle stesse e togliendo gli oneri fiscali sui capitali reinvestiti nella propria azienda. Un nuovo patto fiscale che prevede la riduzione dell’irpef sui redditi da lavoro e pensione e tassazione al 20% sulle rendite finanziarie.
Il PD propone di cucire le distanze che separano il termine degli studi con il mondo del lavoro. Propone di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato rendendo fiscalmente più vantaggiosa questa forma contrattuale e detassando l’Irap alle aziende che assumono giovani e donne a tempo indeterminato cercando di ridurre la precarietà che poi si traduce in precarietà di aspettative di vita. Il PD vuol scommettere sul futuro di questo paese investendo sulla scuola pubblica di qualità combattendo la dispersione scolastica e sostenendo maggiormente l’università legata alla ricerca, vera leva per lo sviluppo futuro. Insomma il PD si pone come quella forza politica che cerca di incarnare nelle sua azione politica l’indignazione quotidiana di milioni di cittadini che non sopportano più di vivere senza una speranza verso il futuro e che vogliono contribuire con le proprie idee con la propria volontà e la propria forza a fare un Italia migliore, dove la legge sia veramente uguale per tutti, dove gli ultimi non vengono abbandonati a se stessi.

Andrea Neri
Segretario Partito Democratico
Castelnuovo Magra

Articolo tratto da Castelnuovo Democratica N°8 Dicembre2010-Gennaio2011

Email: pdcastelnuovomagra@tiscali.it
Telefono: 333-8313799

Orario apertura Circolo PD al pubblico:
Sabato dalle ore 9.00 alle 13.00

venerdì 12 novembre 2010

CAMPAGNA DI NOVEMBRE PARTITO DEMOCRATICO

Questa mattina, sabato 13 novembre, il Circolo del PD di Castelnuovo Magra sarà aperto dalle ore 8.00 alle 13.00 per consegnare agli iscritti e agli elettori il materiale per la campagna porta per porta.

La lettera di Bersani per la mobilitazione

La lettera di Bersani per la mobilitazione

Cara cittadina, caro cittadino,

viviamo ormai nel secondo tempo del berlusconismo. Un tempo nel quale Berlusconi non può offrire nuovi orizzonti al paese ma può ancora usare aggressivamente e pericolosamente la sua forza.
La crisi politica e quella sociale si stanno avvitando. Ci sono delusione e rabbia negli Italiani. C'è disaffezione. C'è sfiducia.
Vediamo anche noi che si è alzato un muro tra politica e società. I problemi reali dei cittadini non trovano voce, né risposta. Non c'è abbastanza lavoro e quel che c'è è spesso drammaticamente a rischio. Le tasse pesano sempre di più per chi le paga. I servizi fondamentali si indeboliscono. Scuola e università sono nella precarietà e nel disagio. I comuni subiscono un colpo grave nelle loro politiche sociali e negli investimenti. Le piccole imprese soffrono e molte soccombono. Chi reagisce alla crisi e, nonostante le difficoltà, trova opportunità nuove, non sente attorno a sé un sistema che lo aiuti. Tutto questo avviene mentre i fondamentali presidi del nostro assetto costituzionale vengono messi in discussione o addirittura aggrediti.
La pazienza è finita. E’ tempo di rimboccarci tutti le maniche e suscitare un risveglio Italiano. Lavoro e riscossa civica. Lavoro e legalità sono le chiavi di questo risveglio. L'Italia è meglio di quello che le succede. L'Italia merita una alternativa che rinsaldi la democrazia costituzionale e avanzi un progetto economico e sociale nuovo. Ci stiamo lavorando con impegno. Abbiamo critiche chiare e forti da fare alla politica della destra, abbiamo proposte nuove da avanzare al paese. Presenteremo le une e le altre in una campagna senza precedenti. Andando porta a porta in ogni luogo del paese per ascoltare e raccontare quello che siamo e quello che vogliamo per l'Italia.
Abbiamo bisogno del tuo appoggio e della tua disponibilità e per questo ti invito a mobilitarti nei fine settimana del 13,20,27 novembre. Ad essere presente nei gazebo che saranno allestiti in tutta Italia nella giornata di sabato 20 nei luoghi dove hai votato per le primarie, a ritirare il materiale e a distribuirlo casa per casa o farlo circolare nel modo che ritieni più utile.
Senza il PD non può esserci alternativa.
Il PD si mobilita per preparare giorni migliori per l'Italia. Unisciti a noi.
Vi ringrazio per il vostro impegno.

Per maggiori informazioni contatta il circolo o la sede PD più vicina a te.

domenica 24 ottobre 2010

Incontri fra i segretari PD Val di Magra

I circoli sono le radici su cui si fonda il Partito Democratico. In un mondo che viaggia a velocità folle, la politica, non può che riorganizzarsi ed adeguarsi ai tempi che cambiano per poter essere comprensibile ed utile alla società. Quindi anche il ruolo delle strutture di partito sul territorio va ripensato in ottica moderna, cercando di mettere a frutto le risorse e le strutture disponibili. I circoli nella loro attività devono promuovere sia le tematiche politiche di carattere nazionale che di carattere locale. Ma è sulle tematiche di carattere locale che si gioca la vera sfida dei circoli e del rapporto con la propria comunità. Infatti parte della capacità attrattiva dei circoli deriva dal livello di dibattito interno su cose concrete, che riguardano la propria comunità, e il relativo rapporto con l’amministrazione di competenza. Quindi un partito che deve cercare di ritagliarsi un ruolo importante nel dibattito e nel rapporto con i propri amministratori lavorando assieme alla crescita della propria comunità. I circoli sono il motore del partito, le organizzazioni di base che attraverso i militanti riescono ad organizzare il rapporto diretto fra politica e società e restano l’unica alternativa, che una forza democratica come la nostra, può avere per combattere questa destra che ha ben altri mezzi e risorse a disposizione. In quest’ottica politico-organizzativa che riteniamo sia importante organizzare incontri fra segretari di circolo raggruppati per aree geografiche omogenee come può essere il caso della Val di Magra. Sono già due gli incontri svolti fra i segretari della Val di Magra ai quali hanno partecipato, per ora, Ameglia, Ortonovo, Sarzana e Castelnuovo Magra e speriamo che al prossimo incontro possano partecipare anche Santo Stefano, Arcola e Vezzano. Questi incontri hanno lo scopo appunto di far interagire e scambiare esperienze fra circoli che hanno competenze in un unico territorio e di cercare di dar vita a discussioni su argomentazioni che possano riguardare tutti i circoli della intera vallata come il lavoro, la sanità, la scuola, il progetto Marinella, il fiume Magra e altro ancora. Per concretizzare i lavori abbiamo fissato come tema da trattare nel prossimo incontro il lavoro cercando d’analizzarlo dal punto di vista locale. Quindi riteniamo importante invitare al prossimo incontro tutti i segretari dei circoli della Val di Magra perché se riusciremo ad unire le esperienze, le risorse e a discutere assieme di problemi comuni sicuramente ne porteremmo beneficio al Partito Democratico e alle nostre amministrazioni con cui dovremmo trovare la giusta forma di confronto.

venerdì 15 ottobre 2010

PROPOSTA COMUNE DI LUNI


Il circolo PD di Castelnuovo Magra in data 08-10-2010 si è riunito, convocando i propri iscritti, per discutere della proposta di far nascere il comune di Luni, unificando gli attuali comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra. La proposta nasce dall’idea di sviluppo del nostro territorio, mettendo in campo un progetto culturale che possa guardare con lungimiranza al futuro della nostra comunità. L’importanza storica e culturale della città di Luni non la si scopre certamente oggi, ma è oggi che si può valorizzarne e sfruttarne il fascino legando ad essa questo importante progetto. Quindi non una semplice unificazione di due amministrazioni per risparmiare, ma bensì un progetto di crescita culturale d’una comunità vasta che affonda le proprie radici storiche in Luni. Il comune di Luni avrebbe una dimensione demografica pari a 16.784 abitanti collocandosi fra i comuni più popolosi ed importanti della provincia. Partendo da Luni si potrà valorizzare l’intero territorio e le sue peculiarità artistiche, architettoniche, storiche, naturali ed economiche. Luni raggiungerebbe un numero elevato d’imprese legate al turismo, all’agricoltura ed all’enogastronomia. In particolare vedrebbe nell’agricoltura il settore di maggior sviluppo diventando il primo comune nella produzione di Vermentino d.o.c. Colli di Luni. A livello turistico viene naturale pensare che, se adeguatamente sfruttato, il sito archeologico di Luni potrà diventare il naturale polo attrattivo dell’ offerta turistica, riattivando la ricerca archeologica e storica, mettendone in risalto le immense potenzialità. Luni porta con sé un immenso patrimonio che, oltre al sito archeologico, sfoga le sue potenzialità nei colli, nei borghi di Nicola, Castelnuovo, Ortonovo, Vallecchia e nella ricettività a misura d’uomo grazie agli innumerevoli agriturismi e bed and breakfast presenti sul territorio. In quest’ottica sarà di grande importanza la riqualificazione della stazione ferroviaria di Luni posta proprio al centro dei due comuni, strategica dal punto di vista turistico per collegare il nostro territorio con le cinque terre, con le cave di Carrara e con le città artistiche della toscana. L’unificazione dei due comuni consentirebbe un grosso passo in avanti per quanto riguarda la semplificazione amministrativa e il risparmio di risorse pubbliche,visto i costanti tagli ai fondi per le amministrazioni locali. Già oggi esistono delle importanti esperienze di servizi unificati come il distretto sanitario e la pubblica assistenza che operano su entrambi i comuni. E non mancano altre esperienze d’unificazione dei servizi come la “pattuglia unica della polizia municipale”.
Altre potrebbero essere le possibili esperienze da mettere in campo, nel prossimo futuro, come un’idea di pianificazione urbanistica complessiva dell’intero territorio, una pianificazione e riorganizzazione della piccola e media impresa e dell’artigianato, una gestione del personale unica, un sistema informativo unificato, una gestione del patrimonio pubblico comune. Certamente un progetto così importante presenterà molte difficoltà e avrà bisogno di tutto il tempo necessario per poter essere dibattuto e integrato nelle forme più partecipative e democratiche possibili. Al di sopra di tutto ci saranno sempre i cittadini che dovranno essere gli attori principali di questo importante progetto culturale nella piena consapevolezza che l’ultima parola sulla decisione finale spetterà a loro.

Il Segretario PD Castelnuovo Magra
Andrea Neri

Castelnuovo Magra 08-10-2010

mercoledì 29 settembre 2010

Lettera agli iscritti per le iniziative tematiche


Care democratiche, cari democratici,
la situazione politica nazionale non desta segni di miglioramento e questo non può che renderci tutti molto preoccupati per le sorti del nostro paese. Il governo in due anni non è riuscito a fare alcuna riforma, non è riuscito a prendere alcuna decisione per il rilancio e lo sviluppo dell’economia del nostro paese e purtroppo oggi ne vediamo le conseguenze. Molte imprese spostano le produzioni in paesi dove il lavoro costa meno, altre cercano d’esportare le condizioni lavorative dei paesi meno sviluppati in Italia e le piccole medie imprese senza alcun sostegno rischiano di chiudere. La situazione occupazionale già precaria di per se sta peggiorando quotidianamente e il governo non sa far altro che occuparsi di leggi salva premier o salva amici del premier. Il Partito Democratico dal canto suo, in questi due anni, fra dimissioni, congressi e primarie ha dedicato molto tempo ad affrontare le difficoltà fisiologiche che comporta un progetto così ambizioso. Oggi finalmente possiamo superare queste difficoltà, siamo in grado di parlare al paese e di esprimere quale idea abbiamo per il futuro. Abbiamo un’idea per cambiare radicalmente le incrostazioni e le difficoltà strutturali di questo paese investendo nel sapere, nella cultura, nei territori e nelle straordinarie risorse umane e fantasiose del nostro popolo. Sarà un duro lavoro far capire e far arrivare ai cittadini la nostra idea per il futuro del paese e per questo dovremmo sentirci tutti coinvolti in questa importante campagna che ci apprestiamo ad affrontare. Il nostro circolo di Castelnuovo Magra oltre che impegnarsi quotidianamente sulle questioni nazionali vuole occuparsi anche delle tematiche locali aprendo i dibattiti della direzione a tutti gli iscritti. La direzione ha stabilito una serie d’argomenti da mettere in discussione come: Proposta del comune unico Castelnuovo Ortonovo Città di Luni -tagli agli enti locali e conseguenze per i servizi del nostro comune -bilancio P.U.C. ultimi 10 anni e idee per lo sviluppo futuro del nostro territorio dei borghi e del centro storico -progetto Marinella e altri argomenti che potranno esser aggiunti. Il primo incontro, al quale ti invito a partecipare, si terrà venerdì 8 ottobre alle ore 21.00 presso il Circolo PD Castelnuovo Magra, via della resistenza 47, dove affronteremo la tematica della proposta del comune unico Castelnuovo Ortonovo Città di Luni.
Il segretario PD Castelnuovo Magra Andrea Neri

VENERDI’ 8 OTTOBRE
ORE 21.00
Presso Circolo PD Castelnuovo Magra via della resistenza, 47
Incontro dibattito per gli iscritti PD Castelnuovo Magra
Proposta del comune unico Castelnuovo Ortonovo Città di Luni

Circolo PD Castelnuovo Magra
Via della Resistenza, 47
Cell. 333-8313799
Email:pdcastelnuovomagra@tiscali.it
http://www.pdcastelnuovomagra.blogspot.com
http://www.facebook.com/profile.php?id=100000259682261

domenica 29 agosto 2010

IL PD ESCA DALLA MELMA IN CUI QUOTIDIANAMENTE VIENE RISUCCHIATO


Il governo casca, non casca, sta in piedi o scivola? Governi tecnici, sante alleanze o elezioni anticipate?
Sono molte le considerazioni, le ipotesi che animano il dibattito politico lasciando ancora una volta fuori dalla porta i problemi veri del Paese.
I problemi non vanno in vacanza, purtroppo; basterebbe chiederlo a quei lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro a causa della crisi, ma anche a causa di un governo che non ha fatto niente per fronteggiarla. Molte imprese hanno chiuso per problemi reali, ma molte hanno colto l’occasione della crisi per esportare le produzioni dove la manodopera costa meno, con l’assordante silenzio del governo. Basti pensare ai cittadini dell’Aquila, comparse inconsapevoli del più grande spot elettorale del Presidente del Consiglio, che, come un set pubblicitario, alla fine dello spot hanno visto spegnere i riflettori e andare tutti a casa. Ma chi la casa non ce l’ha più, chi non ha più le chiese, chi non ha più le piazze, chi ha visto sgretolarsi con il terremoto la propria comunità? “Devono rivolgersi al comune” ha detto il Presidente del Consiglio, la responsabilità non è del governo. Vera e propria ripicca, perché se fosse passata la legge sulla protezione civile s.p.a e gli appalti gli avesse potuti gestire il governo, sarebbe stata un'altra storia. Insomma, Aquilani arrangiatevi e andate a protestare dal Sindaco. Ricordo l’opposto atteggiamento del governo di centro sinistra in occasione del terremoto Marche- Umbria, basso profilo mediatico e certezza della ricostruzione dei Paesi così come erano, senza provocare fratture insanabilità nelle comunità : ecco una sostanziale differenza fra governi di centro destra e quelli di centro sinistra.
Il governo Berlusconi gode di una larga maggioranza, eppure in due anni di governo non è stato in grado di fare alcune riforma per il Paese, nessuna riduzione di tasse, nessun federalismo e sta uscendo a pezzi dalla crisi del Pdl fra i due padroni del partito, Fini e Berlusconi.
Il Partito Democratico,in un quadro così delicato e rischioso per le sorti del nostro paese, deve tirarsi fuori dalla melma in cui quotidianamente tentano di risucchiarlo, discutendo di ipotetiche alleanze contro Berlusconi. Ma come può il Pd fare affidamento su persone come Casini, Rutelli e Fini?
Rutelli è stato un grande sostenitore del progetto “Pd” e di Veltroni fino a che non ha perso le elezioni a Roma e,invece di fare autocritica,visto il risultato diverso di Zingaretti, ha pensato bene di picconare la ditta per poi uscirne.
Casini ha sostenuto tutte le leggi ad personam del precedente governo Berlusconi e ora sta li in mezzo al guado per poter essere determinante ed andare con chi gli offre di più.
Fini fa il furbo e noi democratici non dobbiamo cascarci. Già qualche anno fa promise che non sarebbe mai più stato alleato d’un personaggio illiberale come Berlusconi per poi farci un partito assieme. Fini ha sostenuto l’ascesa di Berlusconi e ha votato tutte le leggi ad personam e illiberali dei vari governi di centro destra. Quindi non lo si può lodare come se fosse l’uomo della provvidenza giunto da Marte per liberarci da Berlusconi, anche perché lui ne è una delle cause principali.
Il Partito Democratico deve uscire dal chiacchiericcio quotidiano della politica di questo Paese mettendo in campo le straordinarie risorse e energie di cui dispone. Sono centinaia i nostri Amministratori locali, che, quotidianamente, mettono in campo politiche completamente opposte a quelle della destra, mirando a far crescere, sostenendole, le proprie comunità senza lasciare indietro nessuno.
Il Partito Democratico deve mettere a sistema tutte quelle straordinarie esperienze dei governi locali, donando agli italiani l’idea che ha di sviluppo del Paese. Il Pd ha le persone e le idee per investire sul futuro di questo grande Paese facendo emergere quelle straordinarie risorse ed energie oggi soffocate. Il Pd vuole un Italia solidale e accogliente, un Italia che tuteli i propri paesaggi e il proprio ambiente e che ne sfrutti le potenzialità, portando a termine il processo di unificazione del Paese che ancora ad oggi, dopo 150 anni, non è ancora compiuto. Sarà sulla base della nostra idea di Paese che dovremmo stringere alleanze con le forze politiche e sociali che ne condividono i principi. Infine dare la parola ai nostri elettori per scegliere assieme il candidato per guidare questo grande processo d’innovazione. E allora accogliamo l’invito di Bersani e scendiamo per le strade per parlare con i cittadini partendo proprio dalle politiche locali, mettendo in risalto l’immensa antropologica differenza che separa il centro sinistra dal centro destra, dimostrando che il Pd può ancora essere una speranza per questo Paese.

Andrea Neri (Segretario PD Castelnuovo Magra)

sabato 28 agosto 2010

Il CONSIGLIERE castelnovese Gianni Neri è il nuovo capogruppo del Pd in consiglio provinciale


Il CONSIGLIERE castelnovese Gianni Neri è il nuovo capogruppo del Pd in consiglio provinciale. Va a ricoprire il ruolo rimasto vacante dopo il recente ingresso di Giorgio Casabianca in giunta. Neri era già portavoce ufficiale del Pd in Provincia, e impegnato da tempo nel coordinamento politico. La nomina è avvenuta nel corso di una giornata di studio e di confronto del gruppo provinciale del Pd a Vallecchia. Alla presenza di tutti i consiglieri provinciali, degli assessori, del presidente Marino Fiasella e del segretario Provinciale Moreno Veschi, sono state affrontate le questioni più importanti della politica provinciale. Dai temi del lavoro a quelli dell’ambiente e del turismo.

mercoledì 18 agosto 2010

Il gruppo PD della Provincia Replica a Salvetti (articolo caccia del 14 agosto 2010)

Gruppo PD Provincia della Spezia

Comunicato stampa

Che non è il momento per polemiche sterili e forvianti, lo dovrebbe sapere anche il Consigliere Provinciale Giorgio Salvetti. Ma allora perchè suona ancora le solite sirene di minaccia sulla Regione, (visto l'articolo pubblicato oggi) nonostante negli ultimi tre anni sia emerso con chiarezza che la Regione Liguria non può fare altro per ottenere la caccia in deroga allo storno? In verità, l’eventuale accordo tra PD e PDL in Regione,a cui fa riferimento Salvetti, che ha poi portato a un rinvio delle decisioni, non riguarda assolutamente la caccia in deroga allo storno, ma l’adeguamento alle modifiche apportate a livello nazionale alle legge quadro 157, che nel caso ligure potrebbero portare a posticipare l’orario di caccia, portandolo a mezz’ora dopo il tramonto. Solo questa eventualità ha sollevando le proteste degli ambientalisti e i motivi del rinvio non vanno ricercati tra gli effetti di improbabili ricatti, ma nella maturazione di un confronto su opportunità che, nonostante la tradizione venatoria, devono essere considerate nuove. Basta con il giochetto demagogico, i cacciatori meritano rispetto e devono davvero sapere cosa li aspetta, visto che sono i principali “azionisti” del sistema venatorio e della salvaguardia del territorio e dell’agricoltura. Allora si dica con chiarezza che il primo responsabile sull’impossibilità di cacciare lo storno in Liguria, come la tradizione e la sicurezza delle colture, richiederebbero soprattutto in Val di Magra, è il Governo Nazionale. Più precisamente, il Ministro dell’Ambiente Signora Prestigiacomo e il Ministro per i rapporti con le Regioni Fitto. Entrambi, già un anno fa, hanno tassativamente impedito alla Regione Liguria di attivarsi su leggi che consentano la caccia in deroga, pena l’esecutività dell’infrazione europea pendente, suffragata dalla sentenza della Corte Costituzionale italiana, che ha impedito la caccia in deroga anche in Lombardia e reso vita difficile anche alle voglie “autonomiste” venete. Allora, se davvero si vuol aiutare i cacciatori e gli agricoltori ad ottenere una deroga per cacciare lo storno, almeno in Val di Magra, non si urli una nuova caccia alle streghe ma si collabori. Esistono solo due possibilità, visto che la terza, messa in atto dalla provincia della Spezia due anni fa con il piano di controllo rivolto alle aziende agricole, non ha riscontrato l’adesione né delle associazioni né dei cacciatori. La prima è collaborare appunto con l’Assessore regionale Briano e il Consigliere Cavarra, insieme all’Assessore provinciale Casabianca, per intensificare i rapporti con l’Università di Pisa per ottenere i supporti scientifici indispensabili alla deroga, come ogni anno riescono a fare la Regione Toscana ed Emilia Romagna, nella totale legalità, tanto che l’anno scorso sono riusciti anche ad ospitare cacciatori spezzini. La seconda possibilità è la madre di tutte le soluzioni: ottenere dalla Commissione Europea il reinserimento dello storno tra le specie cacciabili, come in gran parte d’Europa. Nonostante gli indubbi problemi del centrosinistra in merito alla caccia, è un dato di fatto oggettivo quello che ha visto l’ex Ministro dell’Agricoltura del Governo Prodi Paolo De Castro, aprire questa pratica formalizzando una richiesta ufficiale. Pratica rimasta ferma per mancanza di volontà politica da parte del Governo Berlusconi di portarla avanti. De Castro è oggi Presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, al suo posto al Ministero dell’ Agricoltura siede Zaia, il più vicino ai cacciatori tra i ministri del centrodestra. Chiediamo quindi in chiusura a Salvetti: non è questa l’occasione per fare un accordo bipartizan vero e risolvere il problema alla radice ? Perché non chiediamo tutti insieme al Governo italiano di attivarsi presso la Commissione Europea, affinché quella pratica vada avanti, visto che abbiamo anche l’opportunità di avere per Presidente di Commissione, la stessa persona che presentò la domanda?

Per il gruppo PD : il portavoce Gianni Neri

venerdì 13 agosto 2010

Gruppo Consiliare provinciale del Partito Democratico

Oggetto: Comunicato stampa relativo a consiglio provinciale straordinario 11 agosto 2010

Il Consiglio Provinciale che si è svolto ieri sera in merito al rimpasto di giunta promosso dal Presidente della Provincia Fiasella, era stato richiesto dai gruppi di opposizione del PDL e della Lega. Il dato politico che è emerso nella serata è che il documento presentato dagli stessi partiti promotori del consiglio straordinario, è stato respinto dai voti del gruppo PD, IDV, Sinistra Democratica, PRC e PDCI. Negli interventi del nostro gruppo, e in quelli di IDV e SD è stato rimarcato che la giunta Fiasella, dopo il rimpasto ha una maggioranza consolidata, ma che il nostro impegno, ad iniziare da quanto sostenuto dallo stesso presidente Fiasella, è quello di lavorare per una ricomposizione di tutto il centrosinistra, dopo l’uscita dalla maggioranza dei due consiglieri della Federazione della Sinistra e le dimissioni dell’Assessore Giulia Micheloni, come conseguenza politica del rimpasto. L’impegno del Presidente Fiasella a non andare in questa fase alla sostituzione dell’Assessore dimissionario, ma di gestire lui stesso le deleghe assegnate alla Micheloni fino ad oggi, è dimostrazione di una precisa volontà politica, a riaprire, pur a fronte delle ribadite posizioni distinte rispetto al riassetto di giunta, in tempi brevi nel mese di settembre, un confronto con la Federazione della Sinistra e il PSI , che ci auguriamo crei le condizioni per la ricostruzione di una maggioranza che veda la presenza di questi gruppi, unitariamente alle altre forze del centro sinistra, che attualmente sostengono il Presidente Fiasella. E’ nostra intenzione confrontarci sui contenuti in grado di riaffermare il ruolo della Provincia di fronte all’emergenza dei problemi attuali .



A nome di tutto il gruppo consiliare (10 consiglieri), il portavoce: Gianni Neri

sabato 3 luglio 2010

Relazione di candidatura del Segretario Andrea Neri al congresso di circolo 2010

Cambiare si può, basta volerlo. L’Italia è un grande paese, ha le risorse e le potenzialità per poter essere uno dei paesi più avanzati del mondo. Purtroppo queste potenzialità avrebbero bisogno d’un governo che sapesse metterle in un unico disegno di sviluppo guardando al futuro e al bene del paese. Invece il governo attualmente in carica pensa solo al quotidiano senza minimamente preoccuparsi del domani, e nonostante le affermazioni di Berlusconi, è il governo che ha più potere dal dopoguerra. Il capo del governo nomina e revoca i ministri, il parlamento non discute nulla e vota continuamente, a colpi di fiducia, testi blindati modificati dopo la firma del capo dello Stato. Per non dimenticare i parlamentari scelti dalle segreterie di partito, grazie alla legge porcata di Calderoli, e quindi nel caso del PDL scelti direttamente da Berlusconi. Sostanzialmente, stiamo vivendo non più in una repubblica parlamentare ma, bensì in una sorta di monarchia che di costituzionale ha ben poco. Purtroppo, il disegno massonico d’acquisizione e mantenimento del potere è stato pian piano negli anni messo in pratica ed oggi ne vediamo i risultati. Le televisioni e quindi l’informazione nelle mani del solito gruppo di persone che detiene anche il potere legislativo ed esecutivo porta ad una alterazione giornaliera della realtà dei fatti per orientare l’opinione pubblica nella direzione prescelta. Rimane libero, per ora, il potere giudiziario anche se ben delimitato da tutte le leggi ad personam fatte negli anni dai vari governi Berlusconi. Se aggiungiamo a questo quadro disarmante l’immobilismo nei confronti della più grave crisi economica e occupazionale del dopoguerra la situazione è veramente preoccupante. Siamo di fronte ad un governo che non solo non investe nulla nel presente ma taglia sul futuro. Infatti, i settori più vessati in questi anni sono la scuola, la ricerca, la cultura e gli enti locali facendo pagare il conto ai ceti medio-bassi ai quali viene tagliato presente e futuro. Il PD deve mettere in campo tutte le energie, le idee e le proposte per poter andare al governo del paese. Fino ad oggi non siamo ancora riusciti a mostrare ai cittadini la nostra proposta per cambiare il paese. Finché la sfida rimarrà su un campo coservatoristico con i vizi e i difetti del nostro paese, vincerà sempre la destra. Sono molti gli elettori disorientati, e molti gli astensionisti, e noi non possiamo continuare a flagellarci pensando al 4% dell’ Udc o al 2-3% della sinistra radicale. Quando abbiamo di fronte un 30% di astensionismo, e una buona fetta di elettorato disposto a cambiare il suo voto è indispensabile mettere in campo una proposta forte di alternativa di governo del paese che possa convincere le persone che cambiare si può.
Il Partito Democratico è uno straordinario strumento, da questo punto di vista, proprio per le sue caratteristiche non identitarie e non ideologiche; un partito nato dall’incontro di diverse esperienze riformiste che costruisce la sua proposta politica e la sua identità strada facendo. Si deve smettere di parlare di questioni intestine ed è necessario parlare con più chiarezza ai cittadini. Se il PD riuscirà a mettere il cittadino e il bene comune al centro della propria azione politica quotidiana si farà un grande passo in avanti. Si deve partire dai settori dove si è abbattuta la mannaia del governo Berlusconi, come la scuola e la ricerca. Per investire nel futuro e cercare di cambiare il paese, è necessario investire ogni risorsa possibile nella scuola mettendo in campo politiche d’integrazione per creare una società multietnica e solidale, abbattendo i muri innalzati dalla destra in questi anni. La ricerca deve essere sostenuta e incentivata, altrimenti non potremmo mai competere con gli altri paesi senza abbassare il livello dei diritti dei lavoratori, come si sta già facendo. Gli italiani i sacrifici li sanno fare, però deve esserci uno scopo e un equità di contribuzione se no pagheranno sempre i soliti e sempre i soliti la faranno franca. Lo sviluppo economico deve essere legato alle energie rinnovabili, dove avremmo tutte le risorse per essere leader nel mondo, e devono essere valorizzati i paesaggi, le coste, i centri storici, le intelligenze e le migliori energie che abbiamo a disposizione.

Il nostro circolo, in questi anni, ha lavorato su tematiche concrete, cercando di recuperare un rapporto fiduciario con i cittadini. Il comitato costituente ha lavorato sull’analisi della crescente disaffezione da parte dei cittadini alla politica, cercando le possibili risposte. Quest’analisi è stata sintetizzata nel documento dei valori del nostro circolo, che ho cercato di applicare nel corso del mio primo mandato. Questi valori e regole che ci siamo dati sono diventati la linea politica portante dell’azione del circolo che ha prodotto quel ricambio di classe dirigente nell’amministrazione comunale che è stata sostenuta e riconosciuta da un importante consenso elettorale. Giusta è stata la scelta di iscrivere al nostro circolo solo chi volontariamente ne faceva richiesta, ed aveva voglia di partecipare. Questa campagna ha prodotto ad oggi 150 iscritti, veri, partecipanti, che non si iscrivono per un congresso o per fare piacere a qualcuno ma si iscrivono perché credono nel PD, nel valore della sua funzione civile, e hanno voglia di dare il proprio contributo per migliorare le cose. In questi tre anni molto è stato il lavoro per organizzare le funzionalità di un Partito appena nato; ed oggi abbiamo una struttura organizzativa ben consolidata e funzionante. Un finanziamento trasparente, grazie al contributo degli iscritti, degli amministratori e dei volontari che permettono di poter realizzare la Festa Democratica, che costituisce la maggior entrata nelle nostre casse.
L’impegno che oggi mi posso assumere per il prossimo mandato è di abolire le campagne elettorali! Questo è lo slogan con cui mi voglio candidare a guidare il Pd di Castelnuovo Magra per il secondo mandato. Grazie a Castelnuovo Democratica, volantino di comunicazione politica del nostro circolo, che sta riscuotendo sempre più successo, possiamo radicarci sempre di più nel territorio. Abolire le campagne elettorali è sicuramente provocatorio, ma porta con se una grande volontà, quella di fare politica quotidianamente. Castelnuovo Democratica diventa lo strumento attraverso il quale i nostri amministratori e militanti possono, durante tutto l’arco dell’anno, bussare alla porta dei cittadini, e oltre a consegnare il documento cartaceo, possono cogliere l’occasione per poter costantemente interagire con loro. Questi metodi hanno intrinseca la volontà di fare politica quotidianamente, istaurando un rapporto diretto con la cittadinanza facendo recuperare credibilità alla politica. La sintesi di questo lavoro la si può ritrovare nel documento dei valori allegato al documento del circolo, sul Congresso provinciale, nei quali mi riconosco, facendoli parte integrante della mia proposta di candidatura. Oltre alla campagna porta a porta con Castelnuovo Democratica porteremo avanti iniziative politiche su temi più importanti, cercando di parlare il meno possibile di noi stessi e il più possibile dei problemi dei cittadini. Esempio ne è stato l’ultimo numero del giornalino dove abbiamo dedicato molto spazio alle questioni propagandistiche della lega nord tentando di fare un lavoro analitico sulle contraddizioni, e sui danni causati da tale retorica propagandistica . Legato a queste tematiche abbiamo organizzato un incontro con Pippo Civati, scrittore del libro”REGIONE STRANIERA”, nel quale sono state affrontate le tematiche dell’immigrazione, dell’integrazione e dei danni provocati dalle azioni della lega nord. E’ proprio il successo di iniziative come queste che ci incentiva ad organizzarne altre simili , su tematiche altrettanto importanti .Noi democratici castelnovesi ce la metteremmo tutta per contribuire al rafforzamento, all’affermazione e al successo del PD, per poter andare al governo del paese sperando in un futuro migliore. Cambiare si può, basta volerlo.





Castelnuovo Magra 26-06-2010 Andrea Neri


-ALLEGATO 1
MANIFESTO DEI VALORI DEL PARTITO DEMOCRATICO CASTELNUOVO MAGRA
Il Partito Democratico a Castelnuovo Magra è nato dalle idee, dal contributo e dalla passione di tante persone che con il loro impegno hanno dimostrato che un altro modo di fare politica è possibile. L'esigenza di dar vita al PD nasce dalla consapevolezza della profonda crisi della politica nel nostro paese, che ha generato scetticismo , rabbia, rassegnazione nell'opinione pubblica; al punto di far parlare di “emergenza democratica”. Il PD non nasce per garantire la sopravvivenza di una classe dirigente. Nasce per rigenerare la democrazia in Italia. Non è un'operazione di “maquillage” politico, non risponde ad un'esigenza estetica, ma ad un'esigenza democratica. E' essenziale che i cittadini ritornino a sentire la necessità e la possibilità di una reale partecipazione, sapendo di poter contare,di essere determinanti nel “concorrere a determinare la politica nazionale “ (art 49 della Costituzione). Perché questo accada, il PD deve essere un partito nuovo. Partito: luogo che accoglie le istanze e le domande della società, facendosene portatore presso i livelli decisionali ed esecutivi. Nuovo: perché privo dei vizi che hanno allontanato le persone dalla partecipazione. Nuovo: soprattutto nelle regole, tra cui riteniamo fondamentali le primarie per la selezione della rappresentanza dei cittadini a tutti i livelli, in base alla qualità della politica, alle competenze, all'esperienza e allo spessore etico, senza distinzione di sesso o di età, senza discriminazioni nei confronti di alcuno; dovranno essere garantiti gli spazi, a parole tanto celebrati, alle donne e ai giovani. Quindi vanno rifiutati i doppi, tripli incarichi (per doppio incarico si intende:doppio incarico amministrativo, incarico amministrativo esecutivo o monocratico e monocratico ed esecutivo di partito nel solito livello, incarichi monocratici ed esecutivi di partito e presidenza d’enti a nomina politica, presidenza d’enti a nomina politica e incarichi amministrativi); gli incarichi a vita e il perpetuarsi della nomenclatura. Bisogna riaffermare la separazione tra amministrazione e partito. Né un Sindaco, né un Assessore devono avere ruoli esecutivi nel partito e il partito deve saper costruire una dialettica sana e costruttiva nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Un partito asservito all’Amministrazione, costituisce un’ulteriore chiusura per i cittadini che faticano a riconoscersi in essa, non si tratta di procedere su strade diverse, ma di rappresentare al meglio la democrazia, offrendo spazi e possibilità di dialogo e di confronto. Allo stesso tempo, un partito dinamico e creativo, può costituire stimoli e spunti interessanti per tutto il gruppo consiliare e per la giunta, contribuendo e arricchendo la realizzazione del programma di legislatura. Basta rispettare delle regole semplici ed universali per consentire un ricambio ciclico della classe dirigente regolando il numero dei mandati, in qualsiasi arco di tempo possano esser ricoperti, in un massimo di 2 mandati per il sindaco, gli assessori oppure altri incarichi amministrativi monocratici o esecutivi e 3 per i consiglieri. Gli amministratori devono portare a termine i loro mandati. Quindi va impedito che ci siano candidature ad altri incarichi per chi non ha ancora terminato il proprio mandato. Il PD deve essere un partito giovane? Non vogliamo confondere la giovinezza politica con quella anagrafica; ci sono giovani, soprattutto in politica, che sono già vecchi nella logica che li guida, sopraffatti come sono dalle preoccupazioni per la carriera pluridecennale che li attende in futuro. Per questo condividiamo una frase di R. Kennedy, ricordata da Barak Obama davanti agli studenti dell'Università de Massachussets “Il mondo ha bisogno delle doti della gioventù; che non è una stagione della vita,ma una categoria del pensiero, una forza di volontà, una dote dell'immaginazione, una predominanza del coraggio sulla timidezza, un desiderio di avventura che prevalga sull'amore per le comodità”. La politica non può fare a meno della giovinezza, ma non è attraverso la cooptazione che potranno emergere le personalità di cui il nostro paese ha bisogno. I nostri riferimenti ideali sono espressi chiaramente nel Manifesto per il PD che afferma: “Intendiamo partecipare allo sviluppo del modello sociale europeo, rilanciandone i due principi ispiratori: la valorizzazione dell'iniziativa , dei talenti e dei meriti; la promozione di un tessuto sociale solidale...”. Il PD, deve saper “conciliare equità e merito”, in quanto uno dei suoi principali compiti è quello di rifondare eticamente la politica e di dimostrare che è possibile far corrispondere alle parole i fatti. Del tutto attuale, quando si parla di riferimenti ideali resta la nostra Costituzione; vi troviamo la centralità della persona, il principio di uguaglianza, il diritto-dovere al lavoro, la solidarietà fiscale, il ripudio della guerra, la laicità dello stato, il rifiuto dell'agnosticismo etico dello stato, il federalismo, il carattere parlamentare della repubblica.
Il discorso sui valori non è un discorso superfluo per un partito politico, soprattutto per il Partito Democratico che nasce dall’incontro di diverse esperienze politico-culturali. E' importante, a tal proposito ricordare la distinzione tra partito e governo: il partito è la sede dell'ascolto, dell'osservazione e dello studio delle esigenze, della loro elaborazione, secondo determinati principi, in un insieme di obiettivi; il governo e l'amministrazione della cosa pubblica sono le sedi della mediazione, del compromesso (inteso non come spregevole atto di opportunismo, ma come frutto di un incontro “alto”, che tenga conto anche delle istanze degli altri, per realizzare insieme quanto è nelle possibilità, dato un certo contesto). Uno degli obbiettivi principali che il PD deve avere è restituire forza e credibilità alle istituzioni dello stato e della politica è . Perché tra cittadini e istituzioni si colmi quel vuoto che genera ciò che passa attualmente sotto il nome di “antipolitica”. Limitarsi a catalogare questo fenomeno come qualunqiuistico serve a poco. Nell' ”antipolitica”, ci sono anche una protesta e una richiesta di rispetto da parte dei cittadini; un sempre maggior numero di essi percepiscono nei “politici” non più coloro che sono stati deputati a rappresentarli, ma una casta a sè stante che opera a suo proprio vantaggio, lontana dai problemi e dagli interessi dei più. Un recupero di questo malcontento, che ampliandosi, potrebbe sfociare in una deriva populista, non è cosa che il PD possa ignorare. Tale recupero potrà avvenire solo se le istituzioni parlamentari, di governo e di partito si dimostreranno capaci di dar forma a un'azione basata su principi condivisi e sulla massima trasparenza. I cittadini saranno maggiormente disponibili a sentirsi coinvolti nella cosa pubblica, quanto maggiormente le istituzioni sapranno dimostrare consequenzialità tra le parole e i fatti. Lo spettacolo del detto e del contraddetto, il ridurre ogni affermazione ad opinione soggetta a cambiare secondo dell'esigenza del momento e dei propri interessi, la sottovalutazione dei fatti e il rifiuto di un bilancio critico su quanto si è fatto per favorirli o per impedirli;le promesse fatte già sapendo che non verranno mantenute; rispetto a tutto ciò, il PD è chiamato a dar segni di profonda discontinuità. Tagliare i costi della politica e ridurre gli sprechi del governo, del parlamento, e delle restanti amministrazioni pubbliche. Siamo contro gli sprechi. La riduzione della spesa deve procedere, a nostro giudizio, di pari passo con la sua qualificazione . La politica costa. Il suo prezzo è garanzia di democrazia, ma deve costare il giusto. Se è vero che tutti devono pagare le tasse (seguendo un criterio di giustizia sociale e di progressività nella contribuzione- art. 53 della Costituzione-), è anche vero che ogni euro pubblico gettato al vento è un furto che avviene alle spalle dei cittadini. Pagare le tasse appartiene ai doveri del cittadino; il dovere di chi li amministra è di investirli in suo favore, seguendo principi di equità e di efficienza. Queste esigenze, largamente presenti nel paese, dovranno guidare le scelte politiche sia a livello nazionale che a livello locale. Il fatto che il PD si configuri come partito federale, favorisce lo sviluppo di una maggiore attenzione ai singoli territori, talmente differenziati, in Italia, da determinare localmente una varietà elevata di problemi e necessità. A differenza, quindi, dei partiti con una forte connotazione centralistica il PD gioca la sua scommessa in gran parte nella dimensione locale, con le sue relative componenti economiche, sociali, culturali e ambientali. Ci auguriamo che il PD sappia essere Federale nei programmi e Universale per quel che riguarda i principi di fondo e le linee guida. Un partito che pur ponendo attenzione alle peculiarità regionali, contribuisca a un rafforzamento del senso civico e di appartenenza nazionale.
-ALLEGATO 2
DOCUMENTO DEL CIRCOLO PD CASTELNUOVO MAGRA SUL CONGRESSO PROVINCIALE PD 2010
Il Partito Democratico è nato con una missione, cambiare la politica per cambiare l’Italia. Il nostro paese ha difficoltà strutturali, che insieme alla crisi economia internazionale, incidono molto nella qualità della vita delle persone. In questo quadro, sono insopportabili vent’anni d’immobilismo politico. Il nostro paese ha bisogno di una guida che sappia veramente cambiare l’Italia. La storia ci insegna che le cose possono cambiare, ma ci vuole la volontà di farlo, consapevoli che sia nel Risorgimento che nella Resistenza, furono minoranze ben più marcate a cambiare il destino dell’Italia. Il PD deve diventare uno strumento utile nel quale gli elettori possano riconoscersi. Riformista certo, ma agile nelle decisioni, con regole certe che non cambino a seconda della convenienza e con una forte proposta politica per l’Italia del futuro senza più steccati e conflitti sociali esasperati. Ricreando una coscienza che sia di cittadinanza democratica, con alto senso civico e di partecipazione, che ricostruisca le basi per superare le divisioni generate nel mondo del lavoro, dal presunto riformismo berlusconiano di Brunetta e Sacconi, vincendo le contraddizioni dei tagli di Tremonti e smascherando le ambiguità della Lega. Il prossimo congresso provinciale servirà per discutere le proposte politiche da mettere in campo per percorrere la strada del cambiamento, rafforzando e rinnovando il partito dal basso, con il coinvolgimento di nuove e salutari energie dei territori, approfondendo il nostro radicamento. Sono molte le cose che non hanno funzionato nel partito provinciale in questi due anni, come una sistematica riproposizione d’una storia già vissuta. Anche se stiamo cercando di superare i vecchi vincoli territoriali, le ultime elezioni regionali, hanno comunque messo in evidenza la carenza d’autorità del coordinamento provinciale, che non ci ha permesso di usare al meglio tutto il potenziale umano e intellettuale che abbiamo a disposizione, su tutto il territorio provinciale, in modo costruttivo e collegiale. La direzione deve essere un grande circolo dove le migliori risorse umane possano emergere indipendentemente dal percorso politico o dalle mozioni. Il coordinamento provinciale deve essere la casa di tutti i democratici, soprattutto gli ultimi arrivati, creando condizioni di accoglienza e di fiducia. Il dibattito congressuale non dovrà essere basato sulla discussione delle personalità o sulle appartenenze del passato. Sarà fondamentale creare una direzione provinciale non costruita con il bilancino delle correnti, ma che possa, il più possibile, rappresentare un forte segnale di rinnovamento. La prossima direzione dovrà essere pienamente legittimata e rappresentativa dei territori, delle sensibilità, delle competenze, del talento, della volontà disinteressata e distaccata. Solo così potrà decidere la linea politica del PD provinciale in modo che possa rispondere con puntualità e responsabilità alle aspettative dei cittadini, riconquistando centralità sui temi fondamentali e guidando le principali scelte amministrative. Occorrono regole certe e a tutti i livelli sulle candidature, coinvolgendo finalmente con franchezza i circoli come ha detto Bersani. Basta con le campagne d’ascolto alla vigilia di ogni scadenza elettorale a cose già decise. E’ assurdo che sulle candidature a coordinatore provinciale, non si sappia ancora niente di preciso, mostrando ancora una volta il solito sistema di rendere impossibile qualsiasi valutazione e proposta alternativa. Riteniamo che per un evento così importante come il rinnovo dell’assemblea, della direzione e del coordinatore provinciale, occorra un regolamento certo, trasparente e il tempo necessario per raccogliere le possibili candidature e per far conoscere agli iscritti le piattaforme programmatiche. Se da questo congresso non usciremo con un PD che torni ad essere il luogo di coordinamento politico vero, che discuta e prenda le decisioni importanti nelle sedi opportune e che decida una linea politica chiara, si correrà il rischio di trasformare il partito provinciale nella sommatoria dei comitati elettorali dei più potenti. Vorremo invece che si discuta e si decida quale tipo di partito serva al Paese e che i criteri di meritocrazia siano alla base delle scelte che faremo. Altrimenti sarà tutto inutile e continueremo ad non essere capiti dagli elettori. Il congresso dovrà servire anche per aprire una seria riflessione sulla capacità espansiva e sul come attuarla, senza vincolarsi e precludersi necessariamente alle alleanze a tutti i costi.
Non sono più i tempi dell’autosufficienza, e questo può anche essere considerato un valore in una società democratica moderna e avanzata, ma devono finire anche i tempi della subalternità. Non possiamo scimmiottare oggi il berlusconismo e domani Bossi, fieri di essere diversi da Di Pietro, schiacciando l’occhio a Casini. Dobbiamo ritrovare un nostro pensiero politico, rigenerandoci intellettualmente e culturalmente. Se la società dei collettivi ha perso, l’individualismo non vincerà. Nessuno può illudersi di risolvere i problemi moderni da solo, accumulando ricchezze e divari. Il mondo esploderà se il pensiero imploderà, temi come la pace e la giustizia sociale in un mondo occidentale in crisi economica stringente, il lavoro e lo sviluppo sostenibile, l’ambiente e le risorse energetiche alternative, la povertà e la salute pubblica, non saranno mai risolte dall’egoismo e l’individualismo. Noi dovremmo mettere al centro delle nostre politiche il concetto del fare comunità. Altrimenti la festa finirà presto anche per chi sta meglio, finirà tutto se non ci sarà una presa di coscienza globale su cosa stiamo rischiando. Davvero e subito, la politica e il governo pubblico devono riconquistare terreno sul mercato e le speculazioni finanziarie. Dobbiamo rappresentare questa presa di coscienza, dimostrando di aver capito le cause della disaffezione da parte del nostro elettorato e dei cittadini in generale, dalla politica. Se riusciremo a fare questo, restituendo un’etica sincera al far politica, ci accorgeremo presto dell’immenso potenziale di recupero di rappresentanza che abbiamo di fronte. Quello che vale per il congresso provinciale, vale anche per i congressi comunali dove bisogna riaffermare la separazione tra amministrazione e partito. Né un Sindaco, né un Assessore devono avere ruoli esecutivi nel partito e il partito deve saper costruire una dialettica sana e costruttiva nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Un partito asservito all’Amministrazione, costituisce un’ulteriore chiusura per i cittadini che faticano a riconoscersi in essa, non si tratta di procedere su strade diverse, ma di rappresentare al meglio la democrazia, offrendo spazi e possibilità di dialogo e di confronto. Allo stesso tempo, un partito dinamico e creativo, può costituire stimoli e spunti interessanti per tutto il gruppo consiliare e per la giunta, contribuendo e arricchendo la realizzazione del programma di legislatura.
Se riusciremo a fare quanto è contenuto in questo programma, potremo dire di aver fatto il nostro dovere per aiutare Bersani nel portare a termine il suo mandato, con i successi che tutti auspichiamo e per cui lavoriamo.
Il Circolo del Partito Democratico di Castelnuovo Magra










Organismi dirigenti PD Castelnuovo Magra legati alla candidatura a segretario di circolo di Andrea Neri.

Vice-Segretario: Montebello Daniele
Tesorieri: Bardi Paolo, Costi Giorgio
Responsabile organizzazione: Orlandi Marco

DIRETTIVO DI CIRCOLO
Fusani Ulderico Battaglia Giusta
Giacomelli Lucio Bianchi Vanda
Petacco Roberto Ariodante Gregorini Daniela
Chiodo Marco Brizzi Michela
Baudoni Paolo Marciasini Roberta
Baudone Giorgio Matteucci Valeria
Ranghetti Massimiliano Fontanini Paola
Ricci Federico Fazzi Arianna
Costi Giorgio Giacomelli Catia
Nardi Giorgio Vernazza Ilaria
Grassi Mario Amilcare Lombardi Paola
Membri di diritto: Amministratori comunali e provinciali, membri della segreteria comunale, delegati all’assemblea provinciale, membri dell’ufficio organizzativo, tesorieri.



SEGRETERIA
Ricci Federico Giacomelli Catia
Bardi Alessandro Corona Alberto
Moracchioli Massimo Baudone Giorgio
Bonvini Arianna Fazzi Arianna
Rezzonico Marina Tendola Gianni
Bertoneri Matteo


Ufficio Organizzazione e Festa
Orlandi Marco
Montebello Daniele
Devoti Bruno
Neri Matteo
Marino Francesco
Zambelli Roberto
Giuliani Filippo


Candidati delegati assemblea provinciale
1 Bardi Alessandro
2 Bonvini Arianna
3 Favini Marzio
4 Menchelli Sara
5 Corona Alberto

6 Rezzonico Marina
7 Montebello Daniele
8 Spinetta Silvia
9 Neri Andrea
10 Cipolli Anita

martedì 18 maggio 2010

DOCUMENTO DEL CIRCOLO DEL PD DI CASTELNUOVO MAGRA SUL PROSSIMO CONGRESSO PROVINCIALE


Il Partito Democratico è nato con una missione, cambiare la politica per cambiare l’Italia. Il nostro paese ha difficoltà strutturali, che insieme alla crisi economia internazionale, incidono molto nella qualità della vita delle persone. In questo quadro, sono insopportabili vent’anni d’immobilismo politico. Il nostro paese ha bisogno di una guida che sappia veramente cambiare l’Italia. La storia ci insegna che le cose possono cambiare, ma ci vuole la volontà di farlo, consapevoli che sia nel Risorgimento che nella Resistenza, furono minoranze ben più marcate a cambiare il destino dell’Italia. Il PD deve diventare uno strumento utile nel quale gli elettori possano riconoscersi. Riformista certo, ma agile nelle decisioni, con regole certe che non cambino a seconda della convenienza e con una forte proposta politica per l’Italia del futuro senza più steccati e conflitti sociali esasperati. Ricreando una coscienza che sia di cittadinanza democratica, con alto senso civico e di partecipazione, che ricostruisca le basi per superare le divisioni generate nel mondo del lavoro, dal presunto riformismo berlusconiano di Brunetta e Sacconi, vincendo le contraddizioni dei tagli di Tremonti e smascherando le ambiguità della Lega. Il prossimo congresso provinciale servirà per discutere le proposte politiche da mettere in campo per percorrere la strada del cambiamento, rafforzando e rinnovando il partito dal basso, con il coinvolgimento di nuove e salutari energie dei territori, approfondendo il nostro radicamento. Sono molte le cose che non hanno funzionato nel partito provinciale in questi due anni, come una sistematica riproposizione d’una storia già vissuta. Anche se stiamo cercando di superare i vecchi vincoli territoriali, le ultime elezioni regionali, hanno comunque messo in evidenza la carenza d’autorità del coordinamento provinciale, che non ci ha permesso di usare al meglio tutto il potenziale umano e intellettuale che abbiamo a disposizione, su tutto il territorio provinciale, in modo costruttivo e collegiale. La direzione deve essere un grande circolo dove le migliori risorse umane possano emergere indipendentemente dal percorso politico o dalle mozioni. Il coordinamento provinciale deve essere la casa di tutti i democratici, soprattutto gli ultimi arrivati, creando condizioni di accoglienza e di fiducia. Il dibattito congressuale non dovrà essere basato sulla discussione delle personalità o sulle appartenenze del passato. Sarà fondamentale creare una direzione provinciale non costruita con il bilancino delle correnti, ma che possa, il più possibile, rappresentare un forte segnale di rinnovamento. La prossima direzione dovrà essere pienamente legittimata e rappresentativa dei territori, delle sensibilità, delle competenze, del talento, della volontà disinteressata e distaccata. Solo così potrà decidere la linea politica del PD provinciale in modo che possa rispondere con puntualità e responsabilità alle aspettative dei cittadini, riconquistando centralità sui temi fondamentali e guidando le principali scelte amministrative. Occorrono regole certe e a tutti i livelli sulle candidature, coinvolgendo finalmente con franchezza i circoli come ha detto Bersani. Basta con le campagne d’ascolto alla vigilia di ogni scadenza elettorale a cose già decise. E’ assurdo che sulle candidature a coordinatore provinciale, non si sappia ancora niente di preciso, mostrando ancora una volta il solito sistema di rendere impossibile qualsiasi valutazione e proposta alternativa. Riteniamo che per un evento così importante come il rinnovo dell’assemblea, della direzione e del coordinatore provinciale, occorra un regolamento certo, trasparente e il tempo necessario per raccogliere le possibili candidature e per far conoscere agli iscritti le piattaforme programmatiche. Se da questo congresso non usciremo con un PD che torni ad essere il luogo di coordinamento politico vero, che discuta e prenda le decisioni importanti nelle sedi opportune e che decida una linea politica chiara, si correrà il rischio di trasformare il partito provinciale nella sommatoria dei comitati elettorali dei più potenti. Vorremo invece che si discuta e si decida quale tipo di partito serva al Paese e che i criteri di meritocrazia siano alla base delle scelte che faremo. Altrimenti sarà tutto inutile e continueremo ad non essere capiti dagli elettori. Il congresso dovrà servire anche per aprire una seria riflessione sulla capacità espansiva e sul come attuarla, senza vincolarsi e precludersi necessariamente alle alleanze a tutti i costi.
Non sono più i tempi dell’autosufficienza, e questo può anche essere considerato un valore in una società democratica moderna e avanzata, ma devono finire anche i tempi della subalternità. Non possiamo scimmiottare oggi il berlusconismo e domani Bossi, fieri di essere diversi da Di Pietro, schiacciando l’occhio a Casini. Dobbiamo ritrovare un nostro pensiero politico, rigenerandoci intellettualmente e culturalmente. Se la società dei collettivi ha perso, l’individualismo non vincerà. Nessuno può illudersi di risolvere i problemi moderni da solo, accumulando ricchezze e divari. Il mondo esploderà se il pensiero imploderà, temi come la pace e la giustizia sociale in un mondo occidentale in crisi economica stringente, il lavoro e lo sviluppo sostenibile, l’ambiente e le risorse energetiche alternative, la povertà e la salute pubblica, non saranno mai risolte dall’egoismo e l’individualismo. Noi dovremmo mettere al centro delle nostre politiche il concetto del fare comunità. Altrimenti la festa finirà presto anche per chi sta meglio, finirà tutto se non ci sarà una presa di coscienza globale su cosa stiamo rischiando. Davvero e subito, la politica e il governo pubblico devono riconquistare terreno sul mercato e le speculazioni finanziarie. Dobbiamo rappresentare questa presa di coscienza, dimostrando di aver capito le cause della disaffezione da parte del nostro elettorato e dei cittadini in generale, dalla politica. Se riusciremo a fare questo, restituendo un’etica sincera al far politica, ci accorgeremo presto dell’immenso potenziale di recupero di rappresentanza che abbiamo di fronte. Quello che vale per il congresso provinciale, vale anche per i congressi comunali dove bisogna riaffermare la separazione tra amministrazione e partito. Né un Sindaco, né un Assessore devono avere ruoli esecutivi nel partito e il partito deve saper costruire una dialettica sana e costruttiva nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Un partito asservito all’Amministrazione, costituisce un’ulteriore chiusura per i cittadini che faticano a riconoscersi in essa, non si tratta di procedere su strade diverse, ma di rappresentare al meglio la democrazia, offrendo spazi e possibilità di dialogo e di confronto. Allo stesso tempo, un partito dinamico e creativo, può costituire stimoli e spunti interessanti per tutto il gruppo consiliare e per la giunta, contribuendo e arricchendo la realizzazione del programma di legislatura.
Se riusciremo a fare quanto è contenuto in questo programma, potremo dire di aver fatto il nostro dovere per aiutare Bersani nel portare a termine il suo mandato, con i successi che tutti auspichiamo e per cui lavoriamo.


Il Circolo del Partito Democratico di Castelnuovo Magra


Castelnuovo Magra, 17-05-2010

sabato 10 aprile 2010

Appello di Andrea Neri agli elettori del PD


Il Partito Democratico è lo strumento attraverso il quale il popolo che si riconosce in un Italia culturalmente opposta da quella proposta da questa destra può affermare il proprio modello culturale e sociale. E' il punto d'incontro di diverse sensibilità ed esperienze culturali e politiche che si incontrano per progettare l'Italia futura che dovremmo lasciare alle prossime generazioni. Purtroppo fin dalla sua nascita il nostro Partito non ha ancora saputo dimostrare e rappresentare le vere istanze che il proprio elettorato vorrebbe fossero messe in luce. Infatti nelle ultime elezioni regionali questa mancanza si è tramutata in astensionismo, dipietrismo, grillismo. Però nulla è perduto e tanto lavoro abbiamo da fare per cambiare il PD e per cambiare il paese. Questo invito vuol essere un invito a tutti gli elettori, o potenziali tali, del PD ad entrare in prima persona nel Partito Democratico e far sentire la propria voce partendo dai territori. Se è vero che il PD è nato da un operazione verticistica può essere altrettanto vero che se in tanti si uniscono possono cambiare le carte in tavola e far contare di più la base. Come? Semplicemente utilizzando strumenti come internet per aggregare territorialmente elettori che hanno voglia di partecipare per poi organizzarsi ed entrare realmente nel PD nel circolo del proprio comune. L'invito è quello di iniziare ad occuparsi prima di tutto della politica del proprio comune per poi affrontare così anche tematiche nazionali. Bisogna impegnarsi in prima persona e sopratutto bisogna farlo da dentro se si vogliono cambiare le cose. E' ora il momento d'unire le forze e di far sentire la voce dei democratici che non ne possono più della cultura berlusconiana che sta mutando irrimediabilmente la genetica del nostro popolo e non ne possono più di non veder rappresentate le loro istanze. Bisogna rilanciare con forza una missione di cambiamento per il bene del nostro paese. Al PD si possono trovare molti difetti ma sicuramente non quello d’aver le porte chiuse verso chi ha voglia di partecipare. Proviamoci a sfruttare questi strumenti virtuali per unire le forze e per far contare di più gli elettori. Partecipiamo…. Il dibattito è aperto…

Andrea Neri
Coordinatore PD Castelnuovo Magra

martedì 16 marzo 2010

LETTERA D'INVITO AL VOTO AI CITTADINI

Cara Cittadina/ Caro Cittadino
ti scriviamo questa lettera per spiegarti alcune delle ragioni per cui è importante andare a votare il 28 e il 29 Marzo e per accrescere quel rapporto di comunicazione diretta indispensabile in un momento come questo.
Lo spazio sui media per i Partiti d’opposizione è oggi insufficiente per diffondere al meglio le nostre proposte e per denunciare l’operato del governo in carica. Prova ne è la grande montatura cinematografica subita dai cittadini dell’Aquila. Pronto è stato l’intervento della Protezione Civile e di tutti i volontari mentre il governo ha saputo solo organizzare un inutile G8, sfruttando come scenografia le rovine della città, invece di avviare un processo di recupero della città per farla tornare a vivere come fece a suo tempo il governo Prodi per le persone colpite dal terremoto delle Marche e dell’Umbria.
Non solo: dalla televisione riceviamo in continuazione messaggi omologati su temi diversi quali la sicurezza, secondo i quali ogni immigrato è un pericolo e l’unica soluzione per la difesa dei cittadini possono essere le ronde. A distanza ormai di due anni dall’insediamento del governo Berlusconi ci accorgiamo che le ronde si sono dissolte nel nulla e che si sono invece materializzati tagli di 3 miliardi di euro, con una riduzione del personale di 40.000 addetti.
Il centrodestra vive dei mali del paese, il suo consenso nasce dallo sfruttamento sistematico dei problemi che frenano l’Italia. Noi, come Partito Democratico, vogliamo invece farcene carico e affrontarli, pur consapevoli che questa strada non sia la più redditizia in termini di consenso ma certi che sia la più giusta per le nostre coscienze e per il bene dell’Italia.
In questo contesto si svolgeranno le elezioni regionali nelle quali siamo chiamati a giudicare l’operato della giunta Burlando, che in questi 5 anni di governo molto ha fatto per risolvere i veri problemi dei liguri e che paradossalmente, a causa di questo clima che disorienta gli elettori, si trova nella difficoltà di comunicare i risultati, fatti concreti e opere tangibili.
La giunta Burlando ha ereditato dall’amministrazione di centrodestra, guidata da Biasotti, un debito di 852 Milioni di euro nella Sanità, nonostante i ticket sui farmaci da pagare. L’impegno che Burlando si era preso con i cittadini liguri oggi, con soddisfazione, possiamo dire che è stato mantenuto: i conti della sanità attualmente sono stati risanati senza dover reintrodurre i ticket sui farmaci e nei prossimi anni si potranno migliorare i servizi e l’assistenza come si è già iniziato a fare, programmando al meglio.
Nelle amministrazioni locali attueremo politiche alternative al centrodestra per dimostrare che si può governare questo grande Paese e cambiarlo al meglio, a partire dal tema della crisi economica che colpisce anche il nostro paese ma tuttavia negata dal governo. La Giunta Burlando ha messo in campo tutte le risorse disponibili per fronteggiare questa crisi dal punto di vista sociale ed economico, finanziando la cassa integrazione per e istituendo un fondo a sostegno dei lavoratori precari. Si è investito sui territori, dimostrando che un altro modello di sviluppo è possibile, alternativo ai sistemi economici ormai in crisi. Ne sono un esempio le Cinque Terre, lo sviluppo delle produzioni tipiche e biologiche e la nascita anche nell’entroterra ligure di sistemi di ricettività diffusa. Senza tralasciare il sapere, la formazione e gli investimenti nella ricerca, ad esempio con l’Istituto Italiano di Tecnologia.
Per portare avanti questo importante processo di crescita della nostra regione, senza lasciare indietro nessuno abbiamo bisogno della tua fiducia. Vota Partito Democratico ed esprimi la tua preferenza per uno dei nostri candidati.

Il Segretario PD Castelnuovo Magra
ANDREA NERI

mercoledì 24 febbraio 2010

ELEZIONI REGIONALI 2010

L’Italia sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia. La crisi economica ha accentuato le difficoltà strutturali della nostra fragile economia reale. Il nostro paese sta sempre più invecchiando e sempre meno lavorando e se a questo aggiungiamo il freno delle economie mafiose che deturpano ancor più l’economia reale, capiamo bene che così non si potrà più andare avanti. Il Partito Democratico sta lavorando alla creazione di una proposta di governo alternativa a quella populista-antidemocratica che sta governando il nostro paese. Noi pensiamo che per prima cosa si debba puntare sullo sviluppo delle economie verdi che servirebbero al nostro paese per un triplice scopo, sia in termini d’occupazione, sia in termini di salvaguardia dell’ambiente, che in termini di produzione energetica, altra grande carenza del nostro paese. Il lavoro e l’occupazione sono la nostra priorità e le politiche che vogliamo mettere in campo ne saranno la conseguenza, perché quando si parla di lavoro si parla anche di stato sociale e di famiglia. Oggi, purtroppo, o per fortuna, il più grande degli ammortizzatori sociali del nostro paese è proprio la famiglia, ma se non si creano le condizioni per un’economia sana che crei occupazione stabile non si riuscirà più a mantenere i livelli minimi di stato sociale e non si avranno più le risorse per le pensioni. L’economia reale e l’invecchiamento della popolazione sono il tema, perché se non si attivano politiche di lunga prospettiva investendo su istruzione e ricerca, su un modello economico diverso e se non si effettuerà la riforma del sistema stato, riducendo gli sprechi dei fondi pubblici, applicando una vera lotta al sistema mafioso e all’evasione fiscale ci ritroveremmo nel futuro a tagli indiscriminati, per far fronte ad un debito pubblico a livello di paesi sottosviluppati, con conseguenze gravissime per il nostro stato sociale.In questo contesto si inseriscono le elezioni regionali del prossimo marzo che vedranno coinvolta anche la nostra regione. Noi candidiamo l’attuale Presidente della giunta regionale Claudio Burlando che durante questi 5 anni di governo ha dimostrato d’aver mantenuto le promesse fatte agli elettori, mentre la destra candiderà nuovamente Biasotti che fu Presidente dal 2001 al 2005 provocando un buco nei conti della sanità di 852 Milioni di € mettendo a rischio commissariamento la nostra regione. Burlando sarà sostenuto da un ampia coalizione che oltre ai partiti del centro sinistra vedrà il sostegno anche dell’udc, tale scelta di sostegno derivante proprio dal buon governo dimostrato in questa legislatura. Oggi abbiamo la possibilità, dopo 5 anni di governo, di presentarci ai cittadini con il riordino dei conti della sanità senza la necessità di reintrodurre Ticket. Ora serviranno i prossimi 5 anni per ammodernare e rendere a misura di cittadino la sanità ligure, riducendo sempre più le lunghe liste d’attesa ormai non più sopportabili.Ma la sfida in Liguria sarà anche su un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile che è stato messo in campo in questi 5 anni in tutta la Liguria da Ventimiglia a Ortonovo, un attenzione da parte del governo regionale a tutti i territori che speriamo sia ricompensata dal risultato elettorale. Per questo il PD di Castelnuovo metterà in campo tutte le sue migliori risorse ed energie per dimostrare pubblicamente gli ottimi risultati di governo e le prospettive per il futuro della nostra regione.

Andrea Neri
Segretario PD Castelnuovo Magra

IL RUOLO DELLA REGIONE LIGURIA PER IL NOSTRO COMUNERispondi sull'argomento

Il ruolo della Regione Liguria in questi anni è stato fondamentale per l’attività amministrativa del nostro comune. In primo luogo per l’entità dei finanziamenti che dalla Regione abbiamo ricevuto: Neanche un anno fa, durante la nostra campagna elettorale comunale mostravamo con orgoglio ai cittadini l’elenco delle opere pubbliche realizzate ed in corso di realizzazione: Investimenti per oltre 12 milioni di euro per opere vere che i castelnovesi potevano toccare con mano. Oggi dobbiamo doverosamente dire che oltre 5 di quei 12 milioni sono di provenienza regionale. Ultimi in ordine di tempo i lavori di realizzazione del nuovo marciapiede e della pubblica illuminazione nella strada che và dal centro commerciale al teatro tenda, oramai terminati, che miglioreranno l’accesso pedonale ad una zona scarsamente dotata di parcheggi ma molto utilizzata dalla popolazione. Ma anche tante altre opere completate come il nuovo complesso scolastico “Mario Giacomelli” di Palvotrisia, la pavimentazione della “montà” che sale al centro storico, i pannelli fotovoltaici, gli estendi menti fognari e altre opere dove il co-finanziamento regionale è stato fondamentale per consentire la realizzazione dell’intervento. Sotto questo profilo il confronto con il periodo precedente del governo regionale di Centrodestra è matematico: dalla regione sono arrivati solo 300.000€ in 5 anni! Ma come amministratore devo anche evidenziare l’azione politica e programmatica che la regione ha portato avanti in questi anni, dei cui effetti positivi abbiamo beneficiato anche noi a Castelnuovo. Un esempio per tutti, la possibilità, per il nostro comune, di “sforare” il patto di stabilità 2009, frutto delle sane condizioni del nostro bilancio, ma anche della azione regionale che ha riconosciuto il nostro sforzo, premiando solo 2 comuni in tutta la Liguria (noi e il Comune della Spezia). Ma anche l’immane sforzo messo in campo per risanare una sanità disastrata dai cinque anni di governo della destra, dove il presidente Burlando è riuscito a risanare e mantenere i servizi senza dover aumentare le tasse ai liguri, anzi, per le fasce più basse sono state addirittura ridotte.E l’azione di finanziamento del settore sociale che, seppur parzialmente ridotti a causa dei tagli del Governo nazionale, ha consentito di continuare ad erogare interventi sociali, particolarmente preziosi in questo periodo difficile per molte famiglie. E ancora i numerosi bandi che l’assessorato diretto da Renzo Guccinelli ha emanato, mettendo a disposizione delle imprese centinaia di migliaia di euro, di cui hanno beneficiato anche imprese castelnovesi, dalle attività produttive alle imprese turistiche all’agricoltura. Investimenti verso i privati che, in un momento di grave crisi economica, rappresentano vere boccate d’ossigeno e in molti casi elementi di sviluppo per il tessuto economico locale. Per questi motivi è di fondamentale interesse per la nostra comunità continuare ad avere un governo regionale “amico”: Le grandi sfide del futuro di Castelnuovo hanno bisogno di una concertazione e di un aiuto costante da parte dell’ente Regione: dallo sviluppo delle zone artigianali e produttive in luogo delle segherie dimesse alla cava Filippi, ai fondi per la riqualificazione di strade, piazze, marciapiedi, illuminazione, di cui avremmo sempre più bisogno in futuro. Tutti bisogni della nostra comunità che non potremmo soddisfare da soli, sempre di più avremmo bisogno dell’aiuto finanziario della regione Liguria. Personalmente ho sempre trovato attenzione e aiuto da parte di tutti gli assessori regionali che, attraverso i diversi settori, hanno aiutato Castelnuovo. Loro è stato il più presente e il più attento alle nostre richieste ed alle nostre necessità, impegnandosi davvero concretamente a risolvere i problemi del nostro territorio. A mio giudizio Guccinelli rappresenta un amministratore capace ed attento, forte della precedente esperienza di sindaco di Sarzana, dove ha pienamente compreso le mille difficoltà di una amministrazione comunale, quotidianamente in prima linea nell’affrontare i problemi della gente, e pertanto capace anche dal suo ruolo regionale, di rispondere alle nostre richieste. Mi permetto di osservare che, indipendentemente dalle opinioni politiche di ciascuno, per il nostro territorio è fondamentale continuare ad avere un assessore regionale come Renzo Guccinelli a Genova .

Marzio Favini
Sindaco Castelnuovo Magra