mercoledì 24 febbraio 2010

IL SINDACO PARLA DEGLI ACCERTAMENTI ICI EFFETTUATI DA GEFIL NEL NOSTRO COMUNE

Il giorno 3 febbraio ho voluto verificare personalmente la problematica delle cartelle ICI arrivate in questi giorni a numerosi cittadini, e pertanto mi sono recato all’ufficio informazioni della Gefil, sito nella ex-scuola di Canale, ad ascoltare le rimostranze e le lamentele dei cittadini, per tutta la durata dell’orario di apertura al pubblico. È stato un confronto utile e interessante, e nonostante le ovvie critiche da parte della popolazione, nella maggior parte dei casi ho raccolto la soddisfazione dei cittadini per le informazioni rese dall’ufficio. In generale le problematiche emerse sono di 2 tipi:
1° La questione terminologica. La legge istitutiva dell’ICI parla genericamente di “aree fabbricabili” quando invece l’imposta è dovuta semplicemente per il possesso di aree che possono non avere una effettiva fabbricabilità, ma sono inserite in un contesto urbano o posso consentire ampliamenti di altri edifici. Questo dice la legge nazionale! Però per queste aree che potremmo definire “ a fabbricabilità ridotta” o quasi inesistente, l’amministrazione comunale ha stabilito coefficienti di calcolo estremamente bassi e quindi l’imposta derivante è minima. In molti casi è necessario
verificare attentamente tali coefficienti, e i cittadini, se hanno dubbi, possono presentare apposita “istanza di riesame”. Gli uffici comunali verificano attentamente la situazione e, se occorre, ri-determinano l’importo della tassa, a favore del cittadino. L’istanza blocca i termini del pagamento e pertanto il cittadino non deve temere nulla ma attendere la comunicazione scritta di risposta. 2° Il mancato adeguamento al catasto degli immobili: In molti casi gli accertamenti riguardano aree pertinenziali alle abitazioni, che però al catasto risultano aree autonome, e pertanto tassabili. In questi casi il cittadino può presentare apposita autocertificazione attestante il fatto che l’area è pertinenziale alla propria abitazione: Gli uffici verificano e se effettivamente risulta pertinenziale la cartella viene annullata. Lo stesso cittadino riceverà una lettera del comune che lo inviterà ad adeguarsi alle norme catastali (anche per giustizia verso la maggioranza dei cittadini che negli anni scorsi si sono adeguati!!)

Per tali provvedimenti invito ancora ogni cittadino che nutre dubbi sulla cartella ricevuta a recarsi presso l’ufficio Gefil per ogni informazione necessaria. Personalmente ho potuto verificare che la causa principale del malumore popolare nasce dalla mancanza di chiarimenti e di informazioni. Ogni cittadino che ha ricevuto la cartella ha il diritto di sapere di cosa si tratta: gli uffici comunali e uffici Gefil sono a disposizione. La modulistica per le istanze sopraccennate sono a disposizione anche sul sito internet.
Per completezza di informazione si rende noto che le verifiche immobiliari di Gefil sono state 2.137, da queste verifiche sono emersi 1.041 accertamenti inviati ai cittadini. Però considerato il fatto che più della metà degli accertamenti riguardano co-intestatari (immobili co-intestati a marito-moglie o diversi eredi) gli accertamenti effettivi sono meno di 700.

Marzio Favini
Sindaco Castelnuovo Magra

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